NAPOLI – La Commissione Regionale di inchiesta Anticamorra, presieduta dalla consigliere regionale del Pd Angela Cortese, ha tenuto stamattina al Pan un’audizione dal titolo ‘La sfida alla camorra nella Città Metropolitana’, chiamando a raccolta i principali attori istituzionali impegnati quotidianamente nel contrasto al crimine organizzato.

Alla presenza del comandante provinciale dei Carabinieri Marco Pecci, del tenente colonnello della Guardia di Finanza di Napoli Gabriele Nastasi, del funzionario della Questura di Napoli Nunzia Brancati e del presidente vicario del Tribunale di Napoli Umberto Di Mauro, sono intervenuti il vicepresidente della giunta regionale Guido Trombetti, il vicario episcopale della Curia di Napoli don Tonino Palmese in rappresentanza del cardinale Crescenzio Sepe, il commissario antiracket e antiusura della Regione Campania Franco Malvano, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Marina De Blasio, il presidente dell’Unione industriali di Napoli Ambrogio Prezioso, il segretario della Camera di Commercio di Napoli Mario Esti, il rettore dell’università Parthenope Claudio Quintano, il prorettore della Federico II Arturo De Vivo e, in rappresentanza del Suor Orsola Benincasa, il professor Isaia Sales, docente del corso di Storia delle mafie, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani.

“Per la prima volta a Napoli, con una modalità irrituale, la Commissione anticamorra si riunisce fuori dai luoghi istituzionali: è un piccolo ma simbolico guanto di sfida”, ha sottolineato la Presidente Angela Cortese. “Questa assise istituzionale – ha aggiunto – è anche un monito alla borghesia napoletana, immersa in un ‘silenzio-assenza’ che finisce per renderla, se non colpevole, quanto meno complice dei malesseri che tormentano la città”. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla necessità di “superare il concetto di rete per dar vita ad una vera e propria squadra, capace di dare la necessaria scossa alla città per competere con le forze criminali anche sul piano delle risorse economiche”. Così come concordato con il Prefetto di Napoli Francesco Musolino, nelle prossime settimane il lavoro proseguirà in Prefettura, dove il resoconto della prima audizione di oggi farà da traccia per il prosieguo del lavoro avviato.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui