Una soluzione di continuita’, e a sorpresa, per Finmeccanica. Nel Cda straordinario sulle deleghe convocato per arginare la situazione creatasi dopo gli sviluppi dell’inchiesta sugli appalti Enav, che coinvolge il presidente Pier Francesco Guarguaglini e la moglie Marina Grossi (ad di Selex Sistemi Integrati), Guarguaglini ha rassegnato le dimissioni e i suoi poteri (insieme alle deleghe) sono passati all’amministratore delegato Giuseppe Orsi.

Una soluzione inattesa dopo che per giorni nel totonomine per la poltrona di Guarguaglini erano finiti molti altri nomi e Orsi veniva citato solo per l’ipotesi di un suo possibile esautoramento. L’addio di Guarguaglini al Gruppo dove ha lavorato per tutta la sua carriera, tuttavia, e’ reso meno amaro da una ricca buonuscita che, secondo quanto si apprende, ammonta a 4 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione, che si e’ riunito con all’ordine del giorno la revisione delle deleghe e il conferimento dei poteri, e’ durato un paio d’ore. Il presidente Guarguaglini, che per mesi ha sempre ribadito la propria estraneita’ ai fatti oggetto dell’inchiesta (e’ indagato per false fatturazioni) resistendo alle pressioni a dimettersi, alla fine oggi ha ceduto e ha dato le dimissioni dalla carica di presidente. Il cda ha cosi’ deciso di concentrare le deleghe relative alla gestione sociale in capo all’amministratore delegato, Giuseppe Orsi e, preso atto delle conseguenti dimissioni di Guarguaglini, ha nominato lo stesso Orsi presidente e amministratore delegato. Il consiglio ha anche cooptato Alessandro Pansa, confermandogli l’incarico di direttore generale. Intervenendo per l’ultima volta come presidente del cda, Guarguaglini, a quanto si apprende, ha preso atto di come fosse cambiata la propria posizione (anche il presidente del Consiglio Mario Monti ne avrebbe chiesto le dimissioni) e ha ritenuto che il passaggio piu’ giusto, nell’interesse aziendale, fosse quello di dimettersi da presidente e dal cda. E ricordando quanto fatto in questi anni, durante i quali ha portato Finmeccanica dal quattordicesimo al settimo posto nel mondo tra le grandi aziende di Difesa, ha evidenziato il contributo che ha dato e che avrebbe potuto dare ancora. Il cda da parte sua gli ha espresso i piu’ sentiti ringraziamenti per ”l’altissima professionalita’ e il proficuo impegno che hanno consentito la crescita e l’affermazione del Gruppo nei mercati mondiali”. Finisce quindi definitivamente l’era Guarguaglini. Un primo segnale era arrivato sette mesi fa, a maggio, quando il cda decise di togliere a Guarguaglini tutto il potere di cui godeva dal 2004, lasciandogli comunque, oltre alla presidenza, anche due deleghe di peso (strategie e relazioni esterne), e di affidare all’allora ad di AgustaWestland Orsi l’incarico di amministratore delegato. Ora Orsi potra’ guidare l’azienda con pieni poteri. ”Questa nomina imprevista – ha commentato il consigliere Dario Galli – e’ un segnale giustamente forte verso i mercati di concentrazione degli sforzi aziendali e un riconoscimento alla professionalita’ di Orsi che per tanti anni ha portato AgustaWestland a risultati di primissimo livello”. La decisione di Guarguaglini rende ora piu’ probabile una analoga decisione da parte della moglie Marina Grossi, ad di Selex, indagata per corruzione e false fatturazioni. L’ultimo cda l’ha confermata alla guida, nonostante l’opposizione di Orsi, che gia’ in quell’occasione aveva chiesto le sue dimissioni.

 

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