Sono una cinquantina i tassisti in protesta davanti alla sede dell’assessorato ai Trasporti della Regione Campania. In base a un decreto regionale del 2001, sono a rischio numerose licenze perché la norma prevede che chi abbia una sentenza passata in giudicato superiore ai 2 anni, non abbia il cosiddetto “requisito morale”. I lavoratori fanno sapere di non voler rilasciare dichiarazioni e preferiscono distribuire un volantino per spiegare i motivi della protesta “perché diversamente saremmo travisati”. Così nel volantino si legge che “la logica della protesta serve a sollecitare l’uscita dalla situazione” e “adottare atti idonei alla risoluzione dei problemi da parte della Regione Campania”. Provvedimenti “anche transitori che consentano ad alcuni operatori di tornare a lavorare e di sospendere le procedure in costo fino all’approvazione della legge regionale”. Nel volantino, i tassisti spiegano anche di “aver apprezzato l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella” che ha convocato per il prossimo lunedì 20 ottobre un incontro con le Camere di commercio. Nei prossimi giorni, fanno sapere ancora, ” la nostra iniziativa sarà orientata a capire” il perché del mutato atteggiamenti del Comune di Napoli e della Camera di Commercio. “Dal 2001, dall’emissione della delibera di giunta regionale numero 301 e successivi atti conseguenti, il requisito morale a cui Regione, Camera di Commercio e Comune hanno fatto riferimento è stato che il richiedente dell’ammissione all’esame la successiva iscrizione al ruolo non avesse riportato condanne penali passate in giudicato superiore ai due anni – si legge ancora – In tal modo è stata gestita la problematica per 13 anni e non c’è stata necessità di investire l’assessore. Oggi di fronte alle comunicazioni del Comune di Napoli chiediamo cosa sia cambiato”.