Dopo due rinvii il Partito Democratico della Campania sta finalmente discutendo del regolamento per le primarie della scelta dell’aspirante governatore che in primavera sfiderà l’uscente Stefano Caldoro. All’Hotel Oriente è da poco iniziata la direzione regionale alla presenza del vicesegretario nazionale Guerini, plenipotenziario di Renzi che ha il difficile compito di tenere a bada le varie correnti e soprattutto, stando ai rumor, evitare che alle primarie ci si ritrovi una sfida tra Enzo De Luca e Andrea Cozzolino. Al momento Assunta Tartaglione, segretaria regionale, ha proposto di tenere la consultazione il 14 dicembre.


La segretaria regionale, dopo aver parlato dello stato di salute del partito e della necessità che gli eletti diano il contributo economico stabilito per ovviare alla cancellazione del finanziamento pubblico, ha sottolineato la necessità di aprire il tesseramento ancora chiuso in buona parte della Campania. Il discorso si è poi spostato sulla politica e la Tartaglione ha subito messo un primo paletto: “Abbiamo la consapevolezza dell’importanza della coalizione. Il Partito Democratico vuole essere il cardine di questa coalizione. Ci apriamo a quei partiti che vogliono costruire moderna e progressista ma bisogna condividere il nostro disegno istituzionale. Sappiano queste forze che non accetteremo accordi con chi continua a fare la stampella di De Magistris”.

“Oggi comincia un percorso fondamentale per la scelta del candidato migliore da presentare alle prossime elezioni regionali. Ancora più importante è la definizione del programma sul quale stiamo lavorando per proporre soluzioni concrete ai problemi dei cittadini”. “Le primarie delle idee – ha spiegato Tartaglione – avranno al centro il lavoro, @labour è il titolo che abbiamo dato a una iniziativa che nelle prossime settimane ci porterà nelle cinque province della Campania per ascoltare i problemi e identificare le soluzioni elaborando un programma che abbia al centro il lavoro. È questa la grande questione che ci deve riguardare come assoluta priorità nella regione più giovane d’Italia con la più elevata percentuale di disoccupati”.

Tartaglione ha poi tracciato le linee guida di quello che potrebbe essere un embrione del programma elettorale che dovrà avere trai propri cardini un diverso approccio nella gestione dei fondi europei e il rilancio della sanità pubblica.

Si è poi aperto il dibattito che ha visto tanti interventi a sostegno della proposta della segretaria regionale. A sparigliare le carte l’ex bassoliniano, oggi renziano di ferro e animatore della Fonderia, Francesco Nicodemo, il quale si è espresso contro la data del 14 dicembre e contro le primarie.

Guerini ha chiuso gli interventi auspicando che la direzione, nonostante l’ampio dibattito e i tanti interventi, prosegua il lavoro a breve per tracciare il perimetro politico, la progettualità, come e se fare le alleanze. “Dico subito al presidente di convocare una nuova direzione” perché c’è ancora tanto da fare e la discussione non può ridursi a se e come fare le primarie. “La coalizione e il programma  – ha aggiunto Guerini – non devono essere demandate a chi vincerà le primarie. Se c’è chi pensa questo si sta sbagliando perché siamo un partito che deve confrontarsi e discutere nelle sedi deputate al dibattito”.

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