In millecinquecento hanno risposto all’appello dell’associazione Pianacce che ha chiamato a Genova Celentano, Grillo, Gino Paoli e Biagio Antonacci per una serata di beneficenza a favore delle vittime dell’alluvione che il 4 novembre ha devastato un quartiere di Genova. Lo spettacolo comincera’ dopo le 21 e c’e’ grande attesa per la presenza di Adriano Celentano: il ‘Molleggiato’ non canta in pubblico da 14 anni, fatta salva la parentesi del centenario interista festeggiato con il presidente Moratti nel 2008.

Allora Celentano, grande cuore nerazzurro, ha duettato con il presidente intonando ‘Il ragazzo della via Gluck’. Lo spettacolo s’intitola ‘Biagio canta, Grillo parla, Adriano non si sa…’ ma non e’ escluso che Celentano regali a Genova una canzone. ”Adriano Celentano ha detto no a Fiorello e a 12 milioni di spettatori per essere qui stasera”. Lo ha detto Beppe Grillo aprendo la kermesse realizzata nell’estrema periferia di Genova in solidarieta’ alle persone danneggiate dall’alluvione del 4 novembre scorso. Alla kermesse prendono parte oltre a Celentano, che torna in pubblico 14 anni dopo la sua ultima ‘uscita’ in tv, Gino Paoli e Biagio Antonacci oltre allo stesso Grillo e a don Gallo, il prete di strada leader della Comunita’ di San Benedetto al Porto di Genova. Grillo tra l’altro ha censurato la Siae per aver ”preteso il 10% su quesro spettacolo. Qui gli artisti sono venuti tutti gratis per raccogliere fondi per la gente che ha perso tutto e loro hanno preteso il 10% dell’incasso. E io li ho mandati a fanculo”. Concetto, quest’ultimo, ribadito poco piu’ tardi da don Gallo. I giovani non possono sognare perche’ sono ”schiavi degli immobiliaristi, degli imprenditori, degli industriali che quando perdono un centesimo di profitto non hanno scrupolo a lasciare a casa migliaia di operai”. Lo ha detto Adriano Celentano stasera al palaCep di Genova per la serata in solidarieta’ agli alluvionati di Genova. ”Non potete sognare – ha detto rivolto ai giovani – per la destra corrotta colpevole di aver massacrato l’Italia e per la sinistra che quanto a corruzione non ha niente da invidiare alla destra”.. I governi ”politici o tecnici si devono convincere che la cosa piu’ divertente per un politico e’ agire per il bene del Paese”.

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