“Casaluce ha un futuro meraviglioso, questa nostra terra si trasformerà da quella dei Fuochi a quelle delle belle speranze”: ad introdurre l’inaugurazione della nuova sala consiliare non poteva che essere il padrone di casa, il sindaco Nazzaro Pagano, che davanti ad una platea di centinaia di persone apre ufficialmente la nuova struttura del Comune di Casaluce. A dare il via alla manifestazione c’hanno pensato i ragazzi dell’istituto comprensivo ‘Beethoven’ che hanno dato esecuzione all’Inno italiano prima di lasciare la parola ai relatori. La sala consiliare è intitolata a Paolo Borsellino, un eroe che ha perso la vita per difendere la libertà e per dire ‘no’ alla mafia, e proprio sul tema della legalità Pagano ha voluto subito annunciare che “il Comune si è costituito parte civile nel procedimento ‘Domizia Village’ che in questi giorni avrà l’udienza preliminare. Il 5 novembre sarà una data storica. In questa sala si sono riunite tutte le istituzioni: politiche, militari e religiose. In questo modo vogliamo puntare su un cambiamento di rotto culturale per combattere la criminalità organizzata. Il malaffare deve essere sconfitto anche attraverso la possibilità di giovani e artisti di avere uno spazio in cui poter discutere ed esibirsi. Questa sala consiliare ospiterà il Consiglio comunale ma sarà innanzitutto destinato alle attività culturali delle associazioni di Casaluce: diventerà un luogo di incontro e di confronto. In poche parole un presidio di legalità”. Con la fascia tricolore anche la baby sindaco Anna Natale che sogna un giorno in cui “Casaluce sia il riferimento della cultura del nostro territorio”. Ma l’ospite d’onore della manifestazione non poteva che essere un simbolo della lotta alla camorra: Catello Maresca, sostituto procuratore della Dda di Napoli, noto per l’arresto del boss dei Casalesi Michele Zagaria, e che con il giornalista Francesco Neri ha scritto ‘L’ultimo bunker’. Che ha subito rivolto lo sguardo ai tantissimi giovani presenti in platea: “Questi ragazzi sono già la bella realtà della provincia di Caserta. Mi entusiasma sentir parlare di legalità e di cultura. Un binomio inscindibile. Nessuna persona intelligente infatti potrebbe mai solamente pensare di far parte di un gruppo criminale. La camorra ha vissuto per anni anche grazie all’ignoranza. Ma ora stiamo lottando per garantire che tutti abbiano la cultura della legalità e fiducia nella magistratura. La giustizia è lenta ma inesorabile. La mafia è un parassita che succhia le energie delle persone perbene. Lo Stato è molto più forte di questo male, e sono sicuro che riusciremo a sconfiggerlo”. All’inaugurazione hanno partecipato, con un loro intervento, anche Antonio Comella dell’associazione ‘Araba Fenice’, Antonio Di Martino del ‘Forum dei giovani Casaluce’, il viceprefetto aggiunto di Caserta Stefano Italiano, Cristiano Tatatelli, dirigente del commissariato di Polizia di Scampia, Antonio Turri di ‘Cittadini contro le mafie’, il rappresentante di ‘Al di là dei sogni’ e Giulia Iovino, delegata alla Legalità del Consiglio dei ragazzi della ‘Beethoven’.