Volano i prezzi dei carburanti sotto l’effetto del nuovo maxi-aumento delle accise entrato inaspettatamente in vigore da ieri (con la pubblicazione in Gazzetta del decreto Salva Italia) e registrato quindi solo oggi dalle compagnie petrolifere a livello di prezzi raccomandati. Tutte le societa’ hanno recepito l’aggravio che, compreso l’effetto moltiplicatore dell’Iva, e’ di circa 10 centesimi per la benzina, 13,6 centesimi per il diesel, 2,7 per il Gpl e 4 millesimi al metro cubo per il metano auto.

I prezzi raccomandati ai gestori per il servito salgono quindi a livello medio nazionale a 1,715 euro/litro per la benzina, 1,705 euro/litro per il diesel e 0,750 euro/litro per il Gpl. Di conseguenza risultano in forte crescita i prezzi praticati da Nord a Sud per effetto delle nuove imposte sebbene gli incrementi non siano stati ancora pienamente applicati da tutti gli impianti. Stesso discorso per le no-logo. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale per Check-Up Prezzi del Quotidiano Energia. A livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalita’ servito) va oggi dall’1,697 euro/litro degli impianti Esso all’1,709 di quelli Tamoil (no-logo a 1,602). Per il diesel si passa dall’1,677 euro/litro di IP all’1,691 di TotalErg (no-logo a 1,567). Il Gpl, infine, e’ tra lo 0,735 euro/litro di Eni e lo 0,750 di Shell (no-logo giu’ a 0,721). Nel solo 2011 e’ la quinta volta che si mette mano alle accise. Tra cultura, immigrati, alluvioni e ora esigenze di conti pubblici da aprile ad oggi la sola accisa e’ cresciuta in tutto di 14 centesimi al litro per la benzina e 17 centesimi per il diesel. Compresa l’Iva il rincaro arriva a oltre 16 centesimi per la verde e 20 centesimi per il diesel. Di questi e’ in scadenza a fine anno poco piu’ di 1 centesimo relativo ai fondi per le alluvioni, ma da gennaio scattera’ un nuovo aumento delle accise deciso con la legge di stabilita’ di novembre (ultimo atto del Governo Berlusconi) per rendere strutturale il bonus fiscale per i gestori e per fare fronte alla riscossione agevolata delle imposte nelle zone terremotate dell’Abruzzo: messi insieme equivalgono +0,3 centesimi al litro.

 

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