Sono partiti oggi i lavori di restauro conservativo e manutenzione della Reggia borbonica di Carditello, sita nel Comune casertano di San Tammaro. Lo ha reso noto la Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Campania retta da Gregorio Angelini. Gli interventi, che costeranno 3 milioni di euro e si concluderanno alla fine del 2015, sono stati finanziati con Fondi del Programma Operativo Interregionale (Poin) ‘Attrattori culturali, naturali e turismo’. Le opere erano state annunciate da Angelini nel gennaio scorso dopo l’acquisto per 11,5 milioni di euro da parte del ministero dei Beni Culturali della Reggia costruita dal Collecini; il sito era infatti finito all’asta giudiziaria nel 2012 per i debiti accumulati con le banche dall’ente pubblico che ne era proprietario. La Reggia è tuttora chiusa al pubblico, ma dopo l’acquisto da parte del Mibact è iniziata un’attività di vigilanza pagata per alcuni mesi dalla Sovrintendenza (per il costo di 150 mila euro) e poi affidata ai volontari. Per anni l’unica forma di vigilanza sul sito, esposto ai ladri e alle intemperie, fu garantita da Giovanni Cestrone, il volontario definito ‘l’angelo di Carditello’ morto per infarto la sera del Natale scorso. “Spero che questi tre milioni siano solo l’inizio di una scelta di campo che punta a destinare risorse al restauro conservativo e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e naturale della Reggia di Carditello. Da questa Reggia deve partire una rete dalle maglie fitte per dare vita alla trama di un racconto. Il racconto di una terra, quella delle aree interne, che non dimentica le sue asprezze, ma che vuole spiccare il volo attraverso nuovi incontri, sinergie, scambi.” L’assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese commenta l’avvio dei lavori. “E’ questo il senso più alto della nostra strategia turistica per le aree interne: rappresentare lo strumento per trovare nuovi interpreti che sappiano dare voce, in maniera autentica, alla narrazione di un territorio ormai maturo e pronto per essere non solo conosciuto, ma anche vissuto.”


 

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