«E pure questo Natale Caldoro prova a fare il pacco ai cittadini, fingendosi alfiere di una vuota legalità, partecipando a iniziative pure lodevoli che, però, negli anni, non ha mai sostenuto davvero» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati Antonio Amato a margine della manifestazione “Facciamo un pacco alla camorra” cui ha partecipato il presidente della Regione «Ci vuole davvero una gran faccia tosta a dichiarare di sostenere il lavoro delle cooperative che si spendono tutti i giorni sui beni confiscati quando in più di due anni non ha mosso un dito per applicare la legge regionale di merito. Che fine ha fatto l’osservatorio regionale sui beni sottratti ai clan? E l’ufficio dedicato alle aziende? Non si sono fatti perché la legge prevede espressamente che siano a costo zero? E ancora: perché non sono state avviate politiche di premialità per progetti nati sui beni confiscati? E perché la regione non utilizza un solo bene confiscato come pure la normativa nazionale consentirebbe? Invece di andare a fare le parate natalizie» dice ancora Amato «Magari Caldoro potrebbe preoccuparsi di dare risposte serie a quanti vivono sui beni confiscati situazioni di enorme difficoltà, ma oggi non hanno nemmeno un riferimento di questa giunta con cui parlare. Quando si prova a mettere in campo qualcosa di serio, come il sostegno al maglificio di Avellino, ci si scontra con l’incapacità di piccoli burocrati che fanno pure perdere i fondi. A questo proposito» conclude Amato «chiediamo perché, dalla programmazione europea, non si cerca, come sarebbe possibile ed è stato richiesto da tanti, di individuare una specifica linea di programmazione destinata direttamente ai beni confiscati. Qui purtroppo, si preferisce l’antimafia da salotto e un po’ di trita visibilità. Siamo davvero stanchi di assistere a queste pantomime».