AVELLINO – ”L’incarico che ho ricevuto, del tutto inaspettato, e’ principalmente il riconoscimento al Dipartimento della Pubblica Sicurezza dove ho lavorato per lungo tempo: su questo stesso fronte, continuero’ a ritenermi impegnato anche nel governo”.
Lo ha detto Carlo De Stefano, neo sottosegretario al ministero dell’Interno del governo Monti, intervenuto ad Avellino, su invito del presidente della Provincia, Cosimo Sibilia, ad un incontro con la stampa e i cittadini. De Stefano, avellinese doc, gia’ questore del capoluogo irpino nei primi anni Novanta, poi prefetto in importanti citta’ e quindi con importanti incarichi di vertice al Viminale, si e’ detto ”commosso dal calore e dall’accoglienza” riservatagli da gente comune e rappresentanti delle istituzioni e della politica. ”Questi attestati – ha aggiunto l’ex capo dell’antiterrorismo – mi aiutano a capire ancora meglio la responsabilita’ che mi deriva dal ruolo che oggi ricopro”. De Stefano ha assicurato che avra’ ”apporti frequenti con il presidente Sibilia, con il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso. ”Manterro’ un canale sempre aperto con Avellino: bisogna creare una rete contro il racket e l’usura, due cancri che devono essere estirpati cosi’ come cercheremo insieme di gettare le basi per la ripresa economica e occupazionale della provincia di Avellino”. Tra gli indirizzi di saluto e auguri al sottosegretario, quello di Nicola Mancino. L’ex vicepresidente del Csm ha elogiato la caratura umana e professionale di De Stefano: ”Cio’ che mi fa stare tranquillo -ha detto Mancino- e che mi rende particolarmente soddisfatto, e’ il fatto che chi ricopre la carica di Prefetto non smette mai di esserlo. De Stefano mantiene questa caratteristica, che lo fa essere naturalmente vicino alle difficolta’ del territorio di cui ha fatto l’interesse per lungo tempo. Avere lui nell’esecutivo di Governo -ha concluso Mancino- mi riempie di orgoglio e mi fa guardare al futuro con rinnovato ottimismo”. De Stefano, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda del pacco-bomba all’Equitalia, ha poi incontrato nella tarda mattinata il questore di Avellino, Sergio Bracco.