Non poteva che essere divertente lo spettacolo in scena per le festività natalizie all’Auditorum IPIA di Alife. Domenica 28 dicembre 2014 alle ore 20.00 l’Associazione Alifana Arteatro nell’ambito della 4° Rassegna Teatrale “TEATRO D’AMATORE” mette in scena lo spettacolo teatrale “Come si rapina una banca” di Samy Fayad. E’ una commedia travolgente fatta di suspense, humour e divertisement, ricca delle sorprendenti trasfigurazioni delle magie pulcinellesche. L’autore, infatti, ha centrato in pieno la fantasia, l’ironia e la filosofia del carattere partenopeo e con questo testo, scelto dalla Compagnia teatrale “TEATRO DEI DIOSCURI” consente al pubblico della rassegna di trascorrere in allegria quest’ultima domenica  dell’anno. La compagnia TEATRO DEI DIOSCURI è stata già ospite dell’Associazione Alifana Arteatro, nella precedente edizione della rassegna “Teatro d’Amatore”, con lo spettacolo “Natale in casa Cupiello”, spettacolo applauditissimo e vivo ancora nei ricordi di molti. Questa è una compagnia nata nel 1999 per proseguire e rinnovare l’attività già svolta nel 1989 dalla coop “Amici del teatro”. Dopo un periodo di impegno nel teatro dialettale (Edoardo e Peppino De Filippo, E. Scarpetta, Petito, Muro)è approdata al teatro in lingua, sia classico che contemporaneo. Il Teatro dei Dioscuri ha in attivo laboratori teatrali nelle scuole, laboratori e corsi di aggiornamento per operatori teatrali e culturali. Inoltre collaborano con il Teatro dei Dioscuri docenti provenienti da diverse università e centri di formazione italiane. Gode del patrocinio dell’UNICEF per le attività svolte in difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La pièce teatrale di domenica, è una commedia brillante in due atti e la compagnia “Teatro dei Dioscuri”, per festeggiare i suoi 30 anni di attività, riprende uno dei suoi vecchi “cavalli di battaglia”, appunto “Come si rapina una banca”, famosissima commedia di Samy Fayad. Brillante e a tratti surrealista, il testo narra le vicende di una povera famiglia napoletana, il cui capofamiglia, Agostino Capece, per riscattare il proprio destino, che non gli ha consentito di fare centro nella vita, mettendogli “in mano un metro di 90 centimetri, anziché di 100”, decide di rapinare una banca. Caso, imbroglio e intreccio sono alla base dei testi di Fayad, ma lo sono in maniera crudele anche nella vita dei napoletani, trattenuti ai margini della storia europea e affidati al caso fin dalla nascita. Sembrano quasi creature pulcinellesche che battono alle porte di questo mondo per entrarvi da uomini. Così appaiono sulla scena la rassegnata e realistica consorte di Agostino, Regina, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta e abbandonata figlia Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure scenografiche e teatrali, la stravagante e quanto mai provvidenziale vedova Altavilla, infine il Direttore della Banca, vero e proprio “deus ex machina”. Nuova scenografia, nuove musiche, nuovi costumi, nuovo cast, nuovo modo di vivere e di relazionarsi al testo e alla messinscena sono gli ingredienti perfetti che questa compagnia offrirà al pubblico della rassegna per scaldare ancora una volta con il sorriso le fredde domeniche alifane.

 

 

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