Che vergogna. Che schifo, ci viene da dire. Una gang di banditi ha devastato l’istituto “Majorana-Bachelet” di Santa Maria Vico. All’alba del 28 dicembre quattro malviventi a volto coperto hanno preso di mira l’edificio principale della scuola, divenuta grazie all’impegno quotidiano della preside Pina Sgambato, del corpo docente e del personale Ata, un fiore all’occhiello dell’offerta didattico-formativa della provincia di Caserta. I delinquenti si sono introdotti nell’istituto forzando le porte d’ingresso e una volta entrati hanno fatto danni per svariate decine di euro. I banditi hanno praticato dei fori nelle pareti della sala della presidenza, degli uffici della segreteria e delle aule multimediali portando via una quarantina di computer e altro materiale multimediale, indispensabile per l’attività svolta dai docenti. Al momento non è ancora possibile fare un bilancio del raid e delle attrezzature asportate, ma l’unica certezza (basta guardare le foto) è che i ladri hanno lasciato alle loro spalle solo macerie. Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine che hanno visionato el immagini delle telecamere di videosorveglianza, ma non affatto facile individuare i colpevoli in quanto hanno agito a volto coperto. In primo momento la preside Sgambato, che ci mette ogni giorno anima e corpo per offrire standard qualitativi elevati agli studenti, aveva quasi deciso di arrendersi, ma poi, com’è nel suo stile, ha subito rialzato la testa e nel bene degli studenti ha ritrovato la forza per riprendersi da questo brutto “regalo di Natale”. E ha pubblicato sulla sua pagina Facebook e sulla quella dell’istituto una lettera per informare studenti e famiglie del “delitto sociale” commesso ai danni del “Majorana-Bachelet”. Ecco il testo della comunicazione della preside Sgambato. “Cari ragazzi, cari genitori e cari docenti, era nelle mie intenzioni scrivervi un messaggio di auguri per il nuovo anno, invece, purtroppo devo trasmettervi queste foto che si commentano da sole. La nostra scuola ha subito una ferita gravissima, questa notte dei malviventi si sono intrufolati per rubare ed hanno sfondato delle pareti, per avere accesso ai laboratori di informatica, alla segreteria ed alla presidenza. Rubare alla scuola è un delitto sociale. Hanno sottratto a voi tutti gli strumenti necessari a migliorare il processo di apprendimento , a facilitare l’attenzione e la concentrazione, ad effettuare attività laboratoriali. Quasi certamente i ladri ricaveranno “quattro soldi” dalla cessione dei beni a ricettatori senza scrupoli, ma a noi il danno costerà molto. Vi avevo promesso che dopo le vacanze di Natale avreste trovato le Lim montate in tutte le aule. Ahimè spero di farvi trovare perlomeno i “buchi tappati”. Hanno provato a privarvi della fiducia in noi adulti e nel rispetto dei valori a cui da sempre ci sforziamo di educarvi. Non ci piegheranno, ci hanno arrecato ingenti danni, ma non hanno scalfito la nostra determinazione nella lotta per la legalità, mai potranno rubarci la forza e il convincimento nell’impegno per una scuola ed un futuro migliori. La prima reazione che ho avuto entrando a scuola è stata quella di arrendermi, ho pensato: “non voglio fare più alcun progetto…non ne vale la pena!” Adesso sono qui a scrivervi per chiedervi di sostenerci. Aiutateci a ricominciare…”. Tanta delusione, più che legittima, ma anche tanta voglia di proseguire nel percorso didattico e formativo dei ragazzi. La Sgambato non molla. E non bisogna lasciarla sola.
Mario De Michele