Per ora e’ solo una voce che circola insistentemente a Napoli e nell’area nord della sua provincia, dato che nessun sequestro da parte delle forze dell’ordine ha permesso di vederlo. Si chiama ‘o spred, ed e’ la versione in forma di ‘botto’ illegale dell’altrettanto micidiale spread, il differenziale cioe’ tra quotazione dei titoli di Stato tedeschi e quelli italiani, nome legato alla crisi finanziaria e cosi’ ricorrente ormai da trasformarsi da gergo tecnico in vocabolo familiare.
L’ultima creazione dei fabbricanti abusivi partenopei di fuochi artificiali illegali e’ stata svelata dal quotidiano “Il Mattino”, anche se l’ordigno non ha fatto ancora la sua comparsa sulle bancarelle. Nel napoletano, purtroppo, c’e’ una decennale tradizione di ‘botti’ pericolosi con nomi di fantasia, dalla ‘bomba di Maradona’ alla ‘capata di Zidane’, fino al ‘pallone di Binladen’ e il poco ortodosso ‘Ratzinger’; si tratta in generale di potenti miscele di polvere esplodente di grosso peso, piu’ rumorose che belle da vedere. Questo omaggio alla crisi, pero’, dovrebbe lasciare anche una scia luminosa oltre a lacerare i timpani.