“Ai codardi che hanno coperto le insegne della kermesse ‘É sposa’ con svastiche ed offese omofobe, rispondiamo con le parole utilizzate dal sindaco Luigi de Magistris: l’amore seppellirà l’omofobia”. Antonello Sannino, dell’Arcigay di Napoli commenta così il ritrovamento di scritte omofobe sui cartelli di una rassegna, ‘É sposa’, che si è svolta a Licola, località della provincia di Napoli, e che quest’anno ha scelto una campagna a favore dell’amore, aprendosi anche ai matrimoni omosessuali. Una scelta che a qualcuno non è piaciuta. Il segno della svastica è stato disegnato sui cartelli accanto alla scritta ‘no froci1. Ed ancora, “Meno froci più figli”, ed anche “l’aids uccide, fateci sognare”. “Mentre a Milano e dall’Expo, l’Italia mostra al mondo la sua faccia più reazionaria ed arretrata, con la censura, in modo violento, di un giovane ragazzo omosessuale – dice Sannino – Da Napoli gli organizzatori di ‘É sposa’, kermesse sul matrimonio aperto alle coppie gay, mostrano la parte migliore del paese, facendo capire, invece, quanto conviene investire sui diritti e sulla felicità delle persone”. “Ci associamo alle parole del sindaco de Magistris, il quale condanna i fatti di Milano e rispondiamo ai codardi che hanno coperto le insegne di è sposa con svastiche ed offese omofobe, con le stesse parole del sindaco: l’amore seppellirà l’omofobia – conclude – Grazie agli organizzatori di É sposa per il coraggio e la lungimiranza imprenditoriale”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui