Ci pensa ancora una volta Higuain con una doppietta che lo porta a ridosso di Tavez nella classifica dei cannonieri. Il Napoli vince con sofferenza, figlia della solita, ormai cronica imprecisione sotto porta dei suoi attaccanti. Almeno otto le occasioni da gol create dagli azzurri, solo una (ed un rigore assai contestato dal Genoa per una ‘leggera’ trattenuta su Higuain) quelle trasformate. Troppo poco per non soffrire. Comunque gli azzurri riagguantano il terzo posto solitario in classifica, staccano di due lunghezze Lazio e Sampdoria e tornano alla vittoria al San Paolo, cosa che nel corso del girone d’andata era riuscita a corrente alternata. Il Napoli sblocca il risultato dopo soli sette minuti di gioco (anche se al momento del tiro di Callejon, respinto da Perin e ribadito in rete di testa da Higuain, la posizione del Pipita è di dubbio fuorigioco) e questa circostanza favorisce la tattica prediletta dalla squadra di Benitez, vale a dire aspettare l’avversario sulla propria trequarti campo, tentare di interromperne l’azione e ripartire in velocità verso la porta. Ed in effetti il gioco riesce per un paio di volte nella prima frazione di gioco, ma l’imprecisione di Hamsik e di De Guzman non consente agli azzurri di raddoppiare. Il Genoa, schierato con un 3-4-3 che a volte, quando i padroni di casa spingono in avanti, diventa un 4-3-3 perche Edenilson arretra fin sulla linea della difesa, cerca la via della porta attraverso le triangolazioni strette dei suoi attaccanti. E d’altronde, priva com’è la squadra di Gasperini di una punta centrale, l’unico modo che ha per scavalcare la difesa è proprio quello del fraseggio stretto che tenti di sfruttare la tecnica e l’agilità dei suoi attaccanti. La difesa del Napoli, però, pur sbandando in qualche circostanza, riesce complessivamente a limitare i pericoli per Rafael. Nella ripresa la sagra dell’errore continua. Nei primissimi minuti De Guzman si fa incredibilmente respingere sulla linea di porta da Burdisso una conclusione a botta sicura. Poi è il turno di Higuain a ‘regalare’ tra le braccia di Perin una comoda conclusione. Gasperini fa entrare Niang al posto di Fetfatzidis e subito dopo il Genoa trova il pareggio con uno spunto di Falque. La reazione del Napoli è rabbiosa ma gli attaccanti azzurri continuano a sbagliare a ripetizione sotto porta. Per tornare in vantaggio i partenopei devono aspettare che Kucka trattenga ingenuamente Higuain davanti alla porta su uno spiovente di Gabbiadini. Calvarese assegna il calcio di rigore che Higuain trasforma con freddezza e precisione. La fase finale della gara è contrassegnata per il Napoli dalla sofferenza. Il Genoa attacca a tutto spiano alla ricerca del pareggio e gli azzurri, pur senza sbandare, soffrono la pressione avversaria. I liguri, però, non concretizzano e gli azzurri portano alla fine a casa una preziosa vittoria, anche se Benitez avrà molto da riflettere e da lavorare sul difetto evidenziato, quello cioè di sbagliare troppe occasioni da gol