Un latitante casertano è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri nel Napoletano, a casa di una insospettabile famiglia che è stata denunciata per favoreggiamento. In manette è finito Luigi Messuri, 43 anni, casertano, ritenuto affiliato al clan camorristico dei “Ligato-Lubrano”, cartello attivo a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, e legato comunque alla criminalità organizzata dell’agro caleno. I militari della compagnia di Bagnoli, dopo avere preso il latitante, hanno denunciato l’intera famiglia: lui muratore, lei casalinga e i tre figli. Messuri era ricercato dall’agosto scorso: nei suoi confronti il tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto il presunto responsabile del reato di estorsione aggravata da finalità mafiose. I carabinieri lo hanno individuato dopo avere appreso che in quella casa, i componenti della famiglia erano “improvvisamente aumentati”. All’alba i militari hanno bussato alla porta di A.N., 50 anni di Villaricca (Napoli), il capo famiglia, che si accingeva a uscire per andare a lavoro. I carabinieri gli hanno domandato chi ci fosse in casa e lui, impacciato, ha farfugliato sulla presenza di un parente, poi di un amico molto stretto. L’uomo è poi stato in silenzio quando i militari hanno salutato Messuri che è uscito dalla stanza degli ospiti in pigiama. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno accertato la complicità di tutti i componenti della famiglia e la “normalità” domestica verso l’ospite: sono stati arrestati per favoreggiamento A.N., il capo famiglia. Per lo stesso reato sono stati denunciati la moglie di A.N. e i suoi figli (tutti incensurati). Sia Messuri che A.N., dopo le formalità, di rito sono stati accompagnati nel carcere Secondigliano di Napoli.

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