Il Belgio e’ sotto choc per il gravissimo attentato di oggi a Liegi, mentre si aggrava, con il passare delle ore, il bilancio ormai giunto a 6 morti, fra i quali l’attentatori, due studenti di 15 e 17 anni e un’anziana donna di 75, e 123 feriti, di cui alcuni ricoverati in gravi condizioni.
Non e’ invece stata confermata l’indiscrezione secondo cui due dei feriti piu’ gravi, un giovane di 20 anni e un bambino di 15 mesi, sarebbero morti all’ospedale, portando a 6 il numero delle vittime. La piazza centrale di Liegi, sulla quale si affaccia il palazzo di Giustizia, ospita in questi giorni un mercatino di Natale e all’ora delle 4 esplosioni, poco prima delle 13,30, era molto affollata. Le granate sono state buttate verso la fermata degli autobus, in cui a quell’ora attendono moltissimi studenti. Nel cortile del palazzo e’ stato subito allestito un ospedale di fortuna dove sono stati curati i feriti meno gravi; tutti i negozi, le scuole e gli uffici sono stati chiusi a lungo, cosi’ come la piazza Saint Lambert. E’ stato necessario l’intervento di numerose ambulanze e soccorsi provenienti da tutta la provincia, ma anche da altre zone del Belgio e dall’Olanda, il cui confine non e’ lontano da Liegi. In un primo momento si pensava che gli esplosivi di tpo “thunderflash” e il mitragliatore fossero stati usati da piu’ persone; in realta’, ha chiarito la magistrata che conduce le indagini, si trattava di un solo uomo, Nordine Amrani, pregiudicato 33 enne gia’ condannato qualche anno fa per detenzione di armi e oggi convocato dalla Polizia. Dopo aver commesso la strage, si e’ sparato. Liegi e’ una cittadina di circa 200 mila abitanti che salgono a 600 mila se si considera l’intera provincia, composta da un’ottantina di comuni, e vi risiede tradizionalmente, da quando era al centro della regione mineraria del Belgio, una delle piu’ importanti comunita’ italiane del regno: oltre 52 mila “registrati”, molti di piu’ in realta’, su un totale “ufficiale” di circa 300 mila cittadini italiani.