Prima una bomba fatta esplodere davanti al suo studio di commercialista. Poi un ordigno collocato all’ingresso della sua abitazione. Un doppio raid nel giro di pochi giorni. Due boati. Ingenti danni. E terrore. Benedetto Zoccola, vicesindaco di Mondragone, è sotto attacco. È finito nel mirino dei clan del litorale domizio. Lo scorso 21 gennaio, in serata, il primo attentato. L’esponente della giunta guidata dal sindaco Giovanni Schiappa si trovava all’interno del suo studio in via Bologna. Una deflagrazione devasta il suo ufficio. Lui resta ferito all’occhio destro e subisce danni permanenti all’udito dell’orecchio destro. Il bis domenica primo febbraio. Sempre di sera. Due persone col volto coperto hanno lanciato una bomba carta davanti alla sua casa. Per fortuna non ci sono state conseguenze. Ma il secondo raid è ancora più inquietante. È scattato nel giorno della mobilitazione popolare a sostegno del vicesindaco. In mattinata centinaia di cittadini avevano attraversato le vie cittadine in una manifestazione anticamorra. Eppure, l’offensiva dei clan non si è fermata. Uno scenario da brividi. Da paura. Che purtroppo riporta alla ribalta nazionale il tema della criminalità organizzata nel Casertano. Bersaglio delle cosche un uomo delle istituzioni. Un giovane amministratore del Pd che nel 2012, quando non ricopriva cariche pubbliche, denunciò e fece arrestare gli estorsori della sua famiglia. Gli emissari della camorra pretendevano 50mila euro “per mettersi a posto” per la realizzazione di una lottizzazione di villette su un terreno avuto in eredità dal nonno. Lui ebbe il coraggio di ribellarsi. Gli fu assegnata la scorta. Oggi quell’incubo che sembrava finito si è ripresentato. Con più forza di allora. Ma Benedetto, stimato professionista e politico onesto e capace, non si pente delle sue scelte. E ai microfoni di Campania Notizie invita i cittadini a denunciare gli estorsori. “Bisogna opporsi alla camorra, rivolgersi alle forze dell’ordine”, dice con convinzione. Sul volto ha ancora i segni del primo attentato. Una benda sull’occhio destro. Il morale è a pezzi. Però resta intatta la sua fiducia nelle istituzioni. “Sono certo – afferma – che i responsabili di questi vili atti saranno assicurati alla giustizia”. Oltre a ricoprire la carica di vicesindaco è anche assessore all’Ambiente. Probabilmente i raid dei giorni scorsi sono legati alla sua azione amministrativa. “Spetterà alla magistratura – osserva – fare chiarezza sull’accaduto. Ma è evidente che i settori di cui mi occupo sono molto delicati, come dimostrano le inchieste degli ultimi anni”. Resterà al suo posto nell’amministrazione comunale?, gli chiediamo a fine intervista. E lui, ancora visibilmente provato, si concede, giustamente, una pausa di riflessione. “Ci devo pensare con calma”. Il vicesindaco di Mondragone è un giovane coraggioso. Una persona perbene. Il volto pulito di una politica intesa come servizio per la collettività. Ce ne fossero come lui.

Mario De Michele

 

LA VIDEO-INTERVISTA ESCLUSIVA A BENEDETTO ZOCCOLA

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