Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere  Nicoletta Campanaro ha convalidato il fermo del 22enne Niko Merola, accusato dell’omicidio di Annamaria Sales, 53 anni, avvenuto martedì notte alla presenza della figlia della vittima. Il magistrato ha disposto la custodia cautelare in carcere del 22 enne, ritenendo sussistenti i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Merola, difeso dall’avvocato Natalina Mastellone, ha risposto alle domande del gip, spiegando di aver acquistato la pistola, una calibro 7,65 con cui ha fatto fuoco colpendo la donna al torace, “al Parco Verde di Caivano”. “Portavo l’arma sempre con me perché avevo paura per la mia vita dopo la morte violenta di mia madre” ha detto. Il cadavere di Antonietta Afieri, la 50enne madre di Niko, fu rinvenuto nel settembre 2013 nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Maria Capua Vetere in stato di decomposizione. La donna era scomparsa tre mesi prima. Per il delitto sono indagate tre persone ma non sarebbero state trovate prove scientifiche certe tanto che il 22enne – secondo quanto è emerso oggi – temeva che l’indagine potesse essere archiviata. E’ per questo che si è recato dalla Sales. “Volevo che lei mi dicesse qualcosa sull’omicidio di mia madre – ha spiegato al Gip – lei sapeva di certo chi l’aveva vista l’ultima volta prima di scomparire. Ho estratto la pistola per intimorirla, ho premuto il grilletto, volevo sparare in alto, lei si è girata e l’ho colpita. Ma prima di allora non l’avevo mai minacciata”.


 

 

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