L’aggressione, ai danni di un militante del collettivo antifascista Versus è avvenuta a Piscinola, periferia nord di Napoli, nella giornata di ieri. Il collettivo ne ha dato notizia attraverso un comunicato diffuso in rete, specificando che gli aggressori sono stati riconosciuti come fascisti appartenenti a Blocco Studentesco, costola giovanile di Casa Pound. Nel comunicato una chiara accusa è rivolta anche al presidente dell’ VIII Municipalità Angelo Pisani. Il presidente viene accusato di aver concesso agibilità sul territorio ai fascisti del terzo millennio concedendogli in gestione una polisportiva: “Da mesi denunciamo le responsabilità della Municipalità VIII e del presidente Pisani, che hanno dato spazio a queste persone addirittura affidandogli la gestione di una polisportiva. Da mesi denunciamo la responsabilità di un amministratore che, opportunisticamente, difende la famiglia di Ciro Esposito, ragazzo ucciso da mano fascista, e poi, però, sul suo territorio dà agibilità alla destra eversiva. Da mesi diciamo che, sotto i tentativi di riciclarsi di fronte all’opinione pubblica tramite lo strumento associativo, si nascondono i bastardi di sempre. Da mesi diciamo che l’Associazione Fiamma è composta da personaggi già coinvolti nell’operazione Lame, responsabili dell’aggressione armata a degli studenti fuori la facoltà di Lettere e Filosofia, nonché della pianificazione di uno stupro ai danni di una studentessa ebrea di medicina.
Di fronte all’aggressione di un nostro compagno non possiamo che dire, con forza ancora maggiore, che è finito il tempo delle ambiguità!” Insomma, i responsabili dell’aggressione pare siano i soliti noti facenti capo a Casa Pound, già resisi responsabili di altre aggressioni negli ultimi anni. Il collettivo, inoltre, richiama all’ordine un’ amministrazione che non può più far finta di non vedere, non conoscere. Le strategie camaleontiche dei fascisti del terzo millennio sono ormai cosa nota, così come i loro volti e le loro gesta. Tuttavia dal comunicato emerge una chiara consapevolezza della responsabilità che tocca ad ognuno nel non lasciare spazi di alcun tipo ai fascisti: “Un’ultima cosa, poi, vogliamo dirla con rabbia e senza retorica: chi pensa che questi gesti possono intimidire il lavoro quotidiano dei nostri compagni, dei nostri fratelli, di tutt* gli antifascist* di Napoli, rimarrà deluso. Di fronte ad atti del genere sapremo solo serrare le fila, prendere più forza e coraggio, stare più saldi ancora sempre e per sempre dalla stessa parte.Quella di chi quotidianamente vive le periferie di questa città e sa che l’alternativa al degrado e all’abbandono non è fomentare l’odio, il razzismo, il sessismo, non è parlare agli istinti più bassi delle persone, ma invece costruire reti solidali e resistenti, sempre più forti, sempre più radicate.”
Luca Leva












