Dalle prime ore di questa mattina e’ in corso, nelle province di Bari e Napoli, una vasta operazione di polizia giudiziaria che vede impiegati oltre 200 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari nella esecuzione di venti ordinanze di custodia cautelare emesse, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di far parte di un sodalizio criminoso dedito al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna. Tra gli arrestati, figurano diversi personaggi di spicco della criminalita’ organizzata barese e napoletana. Sequestrati beni per almeno 1 milione di euro. Avevano legami con il clan napoletano dei Mazzarella gran parte delle persone arrestate stamani dalla Guardia di finanza di Bari nell’ambito di un’operazione nei confronti di una presunta organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (soprattutto hascisc) provenienti dalla Spagna. Lo hanno riferito gli investigatori in una conferenza stampa presieduta dal procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati. Punto di riferimento per la fornitura della droga era Pasquale Mazzarella, detto ‘linuccio o’ chiatt’, ex contrabbandiere da anni latitante nel paese iberico. Nella base spagnola la droga arrivava tramite scafisti che la trasportavano dal nord Africa verso le coste a sud della Spagna; la seconda parte del tragitto veniva compiuto a bordo di tir, dove la droga era nascosta tra la merce. Una volta giunte in Italia, le ‘partite’ di droga venivano gestite da Alfonso Mazzarella, cugino di Pasquale, e da tale Patrizio Fiume, entrambi di stanza a Napoli. I collegamenti tra la Puglia e i Mazzarella venivano tenuti invece da Michele Mallardi, esponente del clan barese Capriati, il quale svolgeva le mansioni di ‘broker’ del traffico di droga. Sono 16 le persone fino ad ora arrestate, una delle quali ai domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana richiesta dai pm della Dda Isabella Ginefra e Lorenzo Lerario, che avevano avviato l’inchiesta agli inizi del 2009; quattro le persone ricercate, tra le quali Pasquale Mazzarella. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno sequestrato al quartiere Madonnella di Bari anche un deposito adibito a laboratorio per il confezionamento della droga.