NAPOLI. “E’ di queste ore la notizia che è stata appena revocata la gara di appalto per un importo complessivo di circa 300 milioni di euro (finanziamento fondi Ue) per dotare gli istituti statali di istruzione di ogni ordine e grado della regione, di attrezzature didattiche elettromedicali e di sistemi di sicurezza. In particolare, per la sola dotazione di tablet agli studenti (quasi un milione di unità), era stata prevista una spesa di circa 80 milioni di euro”. Lo dice il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, ma eletto in Campania nelle file del Pdl-Fi. “E’ davvero strano – spiega D’Anna – che invece di provvedere alla messa in sicurezza delle nostre scuole sempre più ‘sgarrupate’, a dotarle di tutto quanto prevede la normativa in materia di edilizia scolastica, il solerte assessore Trombetti si sia preoccupato di dotare gli stessi fatiscenti istituti di mezzi e strumenti elettronici. Salvo, poi, successivamente, revocare la gara per motivi non ancora noti. Così, tanto per reiterare, nella stagione pre-elettorale costellata di incarichi e di gare milionarie (quale quella per la foce Sarno, che prevede un importo di 280 milioni di euro), il pessimo vezzo derivante da uno sfrenato attivismo che fa seguito al torpore degli anni passati”. “Reputo sia il caso che il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, metta rapidamente mano alla verifica delle gare sia per l’Arcadis, sia per questa inerente le dotazioni strumentali agli istituti scolastici regionali. Da parte mia, darò seguito a questa mia opera di sollecito per la trasparenza e la vigilanza delle attività in appalto della Regione, con un’apposita interrogazione parlamentare” conclude D’Anna. L’assessore all’Università e alla Ricerca scientifica Guido Trombetti replica sottolineando che si tratta evidentemente di un colossale equivoco dal momento che la Scuola non è parte delle sue deleghe. Pertanto a nessun titolo il suo Assessorato ha avuto, nè avrebbe potuto avere ruoli, neanche marginali, nella vicenda richiamata dal senatore D’Anna.

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