E’ previsto per domattina dalle ore 10,00 il Sit-in di protesta organizzato dalla Uilcom-Uil Campania e dai lavoratori di Edenlandia davanti a Palazzo Reale, sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici e Storici, per scongiurare che la decisione presa proprio da questa di sequestrare gli abusi edilizi fatti nel parco per disporne l’immediato abbattimento possa compromettere la tutela occupazionale. “Questo provvedimento – spiega infatti Massimo Taglialatela, segretario generale dell’Organizzazione sindacale di riferimento dei dipendenti dell’ex Parco dei divertimenti di Fuorigrotta – di fatto può essere il motivo per colpa del quale, a causa dei troppi ritardi, la cordata di imprenditori aggiudicataria del bene dopo anni di gare andate deserte, possa decidere di non procedere con l’assunzione dei 55 lavoratori attualmente in Cassa integrazione”. La vertenza di Edenlandia e del fallimento della società Parks&Leisure che gestiva anche lo Zoo di Napoli va avanti ormai da anni. “Proprio quando tutto sembrava risolto – prosegue il sindacalista – ci ritroviamo nuovamente a dover fare i conti con una burocrazia malata che mette di continuo i bastoni tra le ruote anche a quei pochi imprenditori che ancora credono nelle potenzialità di questa città e che per questo continuano ad investire qui, mentre tutti scappano all’estero per inseguire condizioni di miglior favore per chi ha voglia di fare impresa. Non consentiremo – conclude l’esponente Uil – che i 55 lavoratori di Edenlandia vadano ad ingrossare la lista dei disoccupati napoletani e resteremo, come abbiamo fatto dall’inizio di questa vertenza senza mai arrenderci o perdere la speranza, al fianco dei lavoratori perché Edenlandia possa riaprire presto, il lavoro sia preservato e sia restituita alla città ed alla Regione Campania tutta una ‘eccellenza’ che è patrimonio della nostra storia’”.

 

 

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