I familiari di Carmine Schiavone, boss pentito dei Casalesi morto due giorni fa all’ospedale di Viterbo, hanno presentato una denuncia alla Procura riguardo la morte del loro parente. Per questo motivo, e per eseguire accertamenti circa le cause del decesso, la Procura di Viterbo ha proceduto all’iscrizione nel registro degli indagati di una dozzina tra medici e infermieri che a vario titolo hanno avuto in cura Schiavone nel nosocomio, come anticipato oggi dal Corriere della Sera. Schiavone era ricoverato nell’ospedale di Viterbo a seguito di una caduta ed era stato sottoposto ad un intervento di neurochirurgia su una vertebra. I familiari nella denuncia sostengono che “poteva essere fatto di più” al momento del ricovero e dopo l’intervento. Il boss pentito è morto per un arresto cardiaco e l’inchiesta dovrebbe ora accertare se il decesso sia stato causato dal decorso post operatorio e da eventuali negligenze. La Procura ha disposto l’autopsia che verrà eseguita oggi nell’ospedale di Viterbo.