Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Marcello De Chiara ha convalidato il fermo del 51enne Tommaso Senzio, accusato di aver ucciso due giorni fa a Capodrise nel Casertano la 55enne professoressa di francese Pasqualina Sica, sua vicina di casa, con un martello da carpentiere. Il magistrato ha accolto la ricostruzione della Procura della Repubblica confermando il capo di imputazione contestato con il fermo, ovvero l’omicidio volontario, e le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e della crudeltà, che potrebbero costare a Senzio l’ergastolo in caso di condanna. Senzio era stato fermato nella sua abitazione dai poliziotti del Commissariato di Marcianise poco dopo il tragico episodio. Durante il lungo interrogatorio cui era stato sottoposto dagli investigatori aveva ammesso le proprie responsabilità raccontando di anni di litigi per motivi condominiali con la vicina insegnante. Secondo gli inquirenti, Senzio lunedì pomeriggio aveva atteso che la professoressa tornasse da scuola (insegnava all’istituto superiore Lener di Marcianise, ex Ragioneria) per poi aggredirla con un martello da carpentiere; la donna, è emerso anche dalle testimonianze raccolte, era stata prima colpita ad una spalla ma era riuscita a fuggire per poi essere finita sul pianerottolo di casa. Senzio, dopo averla uccisa, le ha poggiato il martello sul torace e si è rintanato in casa. I funerali della Sica dovrebbe tenersi sabato pomeriggio dopo l’autopsia che verrà eseguita in mattinata presso l’istituto di medicina legale di Caserta.