Prima l’ha caricato con la forza nell’auto di servizio, poi all’interno degli uffici della Polizia municipale l’ha spintonato a terra e colpito con calci all’anca, all’addome e al volto. Alla fine la fuga della vittima da una finestra fin dentro gli uffici della Polizia di Stato. Il gip del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di misura cautelare interdittiva nei confronti di un dipendente della Polizia municipale di Napoli accusato di violenza privata aggravata da abuso di potere, lesioni aggravate, falso ideologico e calunnia. Per lui scatta una sospensione di due mesi dal servizio. Vittima è – secondo quanto ricostruito dal procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Alfonso D’Avino – un cittadino straniero con regolare permesso di soggiorno. L’indagato, all’epoca dei fatti, risultava addetto al controllo del traffico veicolare e alla disciplina del passaggio pedonale in piazza Garibaldi, all’intersezione con via Torino. Nel corso di un controllo determinato dal mancato rispetto dell’ordine di fermarsi intimato all’immigrato, il vigile urbano ”abusava dei propri poteri caricando con ingiustificata violenza a bordo dell’autovettura di servizio e nell’accompagnarlo con la forza presso l’ufficio della Polizia municipale per l’identificazione”. L’immigrato ”prestava la propria collaborazione richiesta in occasione della sua identificazione” ma negli uffici della Polizia municipale di San Lorenzo, l’immigrato era vittime delle violenze e di una ”illecita privazione della libertà personale”. Poi la fuga e il riparo negli ufficio della Polizia di Stato che avviava le indagini. Per giustificare il fermo per l’identificazione, era stato anche redatto un falso verbale di fermo e accompagnamento.