Continua la mobilitazione dei lavoratori dell’Anm (Azienda Napoletana Mobilità), contro il provvedimento Aziendale che prevede per i lavoratori divenuti inidonei alla guida, a causa di sopraggiunte problematiche di salute, l’aspettativa per “mancanza di collocazioni alternative”. Domani, 04 marzo 2014, alle ore 10.00 i lavoratori si riuniranno inizieranno in presidio presso il quartier generale dell’Anm, sito in via G. B. Marino a Furigrotta. Perno della protesta è la richiesta immediata di reintegro dei lavoratori in aspettativa in mansioni compatibili col proprio stato di salute. “Un provvedimento iniquo, pericoloso e che lede la dignità dei lavoratori – spiega Marco Sansone conducente dell’Anm e sindacalista dell’Unione Sindacale di Base – chiediamo l’ intervento del Sindaco di Napoli. I lavoratori sono esasperati, il malessere accumulato da giorni potrebbe dar luogo a gesti eclatanti. Denunciamo da anni forme clientelari e raccomandazioni di ogni genere, sprechi economici e cattiva gestione del personale, complicità tra sindacati e Azienda in merito ad assunzioni, cambi di azienda, promozioni, trasferimenti e gestione degli inidonei. I conducenti sono esposti a molteplici fattori di rischio che, se non tenuti costantemente sotto controllo, possono dar luogo a gravi problemi di salute. “Bisogna garantire adeguate politiche di prevenzione per contrastare, in modo efficace, il fenomeno dell’inidoneità – afferma Adolfo Vallini Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza – il lavoro di conducente è stato individuato recentemente, da una rivista specializzata, come il più stressante al mondo. Sarebbe opportuno intervenire sulle cause che determinano le inidoneità piuttosto che reprimerle con l’aspettativa. L’Azienda, nei giorni scorsi, ha inviato ad un dirigente sindacale dell’Usb una lettera di contestazione disciplinare per aver rilasciato, ad una nota emittente locale, una breve intervista radiofonica. “Riteniamo inaccettabili e illegittime questi tipi di intimidazioni – sottolineano i sindacalisti – che sono gravemente lesivi della libertà di espressione, garantita dalla Costituzione. Non possono zittire in questo modo le giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti. Una protesta, quella dei lavoratori e dei sindacalisti, per chiedere prevenzione, trasparenza, pari opportunità e, soprattutto, garanzia occupazionale. “Un presidio – concludono i sindacalisti – che potrebbe durare anche giorni, i lavoratori attenderanno l’arrivo del Sindaco di Napoli. Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere. Resteremo al fianco dei lavoratori giorno e notte, e continueremo, anche da soli, a dargli voce”.