“Il clan dei Casalesi era interessato alla costruzione a Casal di Principe del Centro Commerciale ‘Il Principe’; lo appresi da Nicola Schiavone (figlio del capoclan Francesco Sandokan Schiavone, ndr) e Massimo Russo durante una riunione tenuta nel 2007”. Lo ha dichiarato il collaboratore di giustizia Salvatore Laiso collegato in video-conferenza al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che vede imputato l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino per reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa in relazione alla costruzione di un centro commerciale (mai edificato). Laiso ha anche indicato le tre ditte di calcestruzzo “collegate al clan cui andavano tutte le forniture di cemento per lavori edili”, ovvero quella di “Gaetano e Salvatore Iorio”, il primo imputato nel processo, la “Cls di Pastorano, il cui titolare era un tal Nicola di cui non ricordo il cognome”, e quella di un imprenditore “che chiamavamo il professore”; Laiso non ha saputo però fornire il nome dell’azienda cui è stata affidata la fornitura in relazione al Centro commerciale. “Non la ricordo” ha detto rispondendo alle domande del pm della DDA di Napoli Fabrizio Vanorio. Lo stesso Laiso ha poi raccontato del movente dell’omicidio di Nicola Villano, avvenuto a San Marcellino nel 2001. “Fu ucciso perché era andato alla Cls di Pastorano e aveva schiaffeggiato il proprietario, che era vicino a Nicola Schiavone ed era amico di Michele Zagaria”