Si è chiuso il processo di primo grado per l’omicidio dell’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, ucciso nel corso di una rapina ad una gioielleria Maddaloni nell’aprile del 2013. Il giudice Sergio Enea ha disposto l’ergastolo nei confronti di Antonio Iazzetta, 20 anni per Antonio Capone, 19 anni e 3 mesi per Paolo Brucci, 15 anni e 6 mesi per Domenico Ronga, 12 anni e 7 mesi per Giuseppe De Rosa, 12 anni e 2 mesi per Rosario Esposito Nuzzo, 17 anni e 3 mesi per Antonio Mastropietro, 7 anni e 6 mesi per Luca Aprea; 4 anni per Rosa Farina, 17 anni e 6 mesi per Bruslin Djordjevic, 4 anni e 2 mesi per Vincenzo Della Valle. Il 27 aprile 2013, hanno accertato gli inquirenti, il gruppo di giovani banditi, quasi tutti napoletani provenienti in particolare dalla città di Acerra, si resero protagonisti di due tentate rapine prima di arrivare all’Ogm di Maddaloni. Quando Iazzetta e Covato fecero irruzione preceduti dalla Gaglione, nella gioielleria c’erano i due carabinieri in servizio alla Compagnia di Maddaloni Tiziano Della Ratta e Domenico Trombetta intenti a visionare le telecamere di sorveglianza nel retrobottega della gioielleria dopo essere stati allertati dal titolare che, poche ore prima, aveva notato persone sospette aggirarsi intorno all’esercizio. I due militari carabinieri capirono quello che stava accadendo, intimarono ai tre di gettare le armi e così si scatenò l’inferno. Dei tre solo Iazzetta riuscì a fuggire a bordo di una Fiat Punto, nonostante l’arrivo di altre pattuglie dell’Arma, così come il resto della banda che stazionava all’esterno a bordo di due vetture. Molti elementi del gruppo sono stati poi accusati anche di altre rapine

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