La macchina è partita. Se avrà la potenza di una vecchia 500 o di una Formula 1 dipenderà dalla volontà delle singole forze politiche cittadine di lavorare unite sui temi, superando collocazioni e steccati ideologici, issando la bandiera dell’interesse collettivo. Il neocommissario cittadino di Forza Italia ad Aversa, Paolo Galluccio, stamattina ha fatto sedere attorno allo stesso tavolo partiti di maggioranza e opposizione per continuare a discutere del futuro dell’ex Maddalena. Al tavolo, tra gli altri, c’erano Rosario Capasso per Noi Aversani, Luigi Menditto per l’Udc, Carmine Esposito per il Pd e Pasquale Pandolfi per Sel, c’era Ncd. Altre forze politiche non invitate hanno chiesto di poter partecipare alle prossime riunioni del tavolo, qualora dovessero esserci. Benché sia stata la prima riunione e quindi ancora lontana dal formulare una proposta concreta e quanto più condivisa possibile in molti interventi è stato sottolineato la positività della convocazione, che rimette in moto la politica nella città normanna, dove ormai si è abituati al pragmatismo del sindaco Giuseppe Sagliocco. L’uomo che tutto decide secondo propri criteri, non sempre facilmente decifrabili. E se da un paio di anni a questa parte quasi non si ha memoria di riunioni di interpartitico, anche perché i partiti di maggioranza si sono praticamente dissolti, un interpartitico bipartisan, benché senza alcun potere decisionale, rappresenta sicuramente un inedito. Come detto al centro della discussione c’era il futuro della Maddalena. La riunione odierna è stata l’occasione per continuare a discutere dopo l’iniziativa promossa pochi giorni fa dal primo cittadino in aula consiliare. Ognuno dei presenti ha detto la propria avendo ben presente che senza l’accesso a fondi europei difficilmente il comune potrà farsi carico del recupero dell’area. Sarà fondamentale presentare un progetto all’avanguardia, a cui le istituzioni comunitarie difficilmente potrebbero rispondere con un esito negativo. La strada, come è facilmente intuibile, è tutta in salita anche perché bisogna fare i conti con la proprietà dell’area. Si scrive Asl Caserta ma bisogna leggere Regione Campania. E alla vigilia delle elezioni regionali è una variabile decisiva per l’esito di questa battaglia, che la società civile di questa città, con il coordinamento per la Maddalena, e la sua classe politica, con l’azione dei partiti, hanno deciso di combattere dopo decenni di oblio. Anni e anni passati fingendo di non vedere l’avanzata del degrado sui manufatti e negli spazi verdi dell’ex manicomio civile, tollerando che un’area così bella e strategica fosse negata alla città. Ora si discute e si dibatte ma la partita non è più solo locale. C’è bisogno che ai vari livelli istituzionali comprendano la strategicità, non solo per Aversa, di quei 17 ettari e diano una mano a tenere fuori la speculazione da quel perimetro carico di storia e potenzialità per il futuro.
Angelo Golia