Al termine di un’assemblea a tratti molto accesa, i lavoratori della Ericsson di Marcianise  hanno dato mandato ai rappresentanti sindacali di proseguire nella trattativa con la direzione dell’azienda svedese che il 27 gennaio scorso annunciò la vendita del sito casertano alla multinazionale americana Jabil, che proprio a Marcianise ha uno stabilimento con quasi 600 addetti ma arriva da un periodo di profonda crisi produttiva. Da allora gli oltre 400 lavoratori sono entrati in stato di agitazione effettuando un presidio fisso davanti alla fabbrica, interrompendone in pratica l’operatività. Ieri nell’incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ericsson ha garantito commesse alla Jabil per i prossimi tre anni in modo da ridurre l’impatto della cessione sul fronte occupazionale. I lavoratori hanno chiesto ai sindacalisti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm di verificare la possibilità che l’Ericsson assicuri lavoro per un periodo di tempo maggiore e che venga prevista una clausola di salvaguardia che impedisca licenziamenti unilaterali. Il prossimo tavolo al Mise è previsto per lunedì prossimo 9 marzo. “Chiediamo al Governo di mettere in campo tutta la sua autorevolezza per convincere la Ericsson e la Jabil che la strada del consenso va ottenuta con i contenuti”, ha affermato il segretario della Uilm di Caserta Antonello Accurso. Intanto alla Jabil si sono tenute le elezioni per le Rsu: primo sindacato è risultata la Uilm con il 53,9% dei consensi, quindi la Fiom-Cgil (28%) e la Fim-Cisl (18,1%).

 

 

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