Agivano con violenza e determinazione, sicuri di non essere mai scoperti tanto che tenevano sempre il volto scoperto. Due rapinatori napoletani, autori di una serie di colpi nelle banche di Campobasso, sono stati invece identificati e arrestati, dopo mesi di indagini, dai carabinieri.
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti stamattina nel corso di una conferenza stampa dai vertici locali dell’Arma. In manette sono finiti G.G., 57 anni, e I.R., 28 anni, entrambi pregiudicati. Sono quattro le rapine per le quali il gip ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tutte avvenute lo scorso anno. Il caso più eclatante è quello del 27 ottobre quando i due aggredirono una guardia giurata all’ingresso della Bnl di via XXIV maggio. Dopo aver picchiato l’uomo e dopo avergli sottratto la pistola d’ordinanza i malviventi portarono via 150mila euro in contanti (nella fuga ci fu una sparatoria nella quale rimase ferita una passante). Prima di quel colpo, il 15 settembre, i due rapinatori campani avevano già agito, armati di taglierino, minacciando i dipendenti della Banca Popolare di Ancona. In quel caso però furono costretti ad andare via a mani vuote perché in cassa non c’era denaro contante e la cassaforte era chiusa con una combinazione a tempo. Le altre due rapine messe a segno a Campobasso risalgono, infine, al 28 agosto (Unicredit di via XXIV maggio, bottino di quasi 6mila euro) e al 23 luglio (Banca delle Province Molisane, bottino da 5.400 euro). Durante la conferenza stampa i carabinieri hanno mostrato i filmati dei colpi, ripresi dalle telecamere di sorveglianza delle banche. Si vedono i due in azione, mentre minacciano dipendenti e clienti con un taglierino e mentre picchiano la guardia giurata davanti alla Bnl per farsi consegnare i soldi. Le indagini che hanno portato all’identificazione dei malviventi hanno preso spunto da un’altra rapina, avvenuta all’ufficio postale di Ferrazzano (Campobasso) il 14 aprile dello scorso anno. Lo studio dei filmati ha infatti permesso ai carabinieri di individuare nel riflesso di una vetrata dell’ufficio, un’auto rossa a bordo della quale i rapinatori fuggirono via. “Abbiamo avviato una certosina ricerca di quel veicolo hanno spiegato i vertici dell’Arma nel corso della conferenza stampa attraverso la rete di vendita fino a risalire ad un utilizzatore, di origini campane, ma domiciliato a Campobasso, che era stato multato la sera prima della rapina dalla Guardia di Finanza proprio a bordo di quell’auto”. Gli accertamenti successivi su quest’uomo hanno consentito di scoprire sue frequentazioni con uno dei rapinatori arrestati ieri. I due erano stati controllati mentre erano insieme a Orte e poi in un agriturismo di Perugia. La similitudine tra le foto segnaletiche dei due e gli autori delle rapine avvenute in Molise è stata notata dai Carabinieri che hanno mostrato le immagini ai testimoni dei colpi. I rapinatori sono stati arrestati a Napoli e a Termoli. Uno di loro al momento del fermo si trovava infatti sulla costa molisana. I militari hanno sottolineato che le indagini non sono concluse e che si sta verificando il coinvolgimenti dei due anche in altre rapine avvenute non solo in Molise.