Si sono concluse le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie delle strutture sanitarie pubbliche della provincia di Caserta. il dato che emerge da queste elezioni è chiaro, la Fials si riconferma primo sindacato ad Aversa e la Cisl conquista tutto il restante territorio provinciale a partire da Sessa/Piedimonte/Teano/Santa Maria Capua Vetere/Capua per finire a Caserta/Marcianise/Maddaloni. Successo Cisl che si contrappone al calo considerevole delle altre due sigle sindacali confederali CGIL-FP e UIL -FPL. I seggi in palio erano 18 per l’azienda ospedaliera, mentre nella ASL erano 45. Gli aventi diritto al voto all’azienda ospedaliera erano 1018 mentre all’ASL 3617. Hanno complessivamente ottenuto voti in provincia di Caserta i seguenti sindacati: CISL FP voti 1543 UIL FPL 349; CGIL FP 143; FIALS 1313 (lista di cartello con il sindacato F.I.d.L. di Germano, D’Alessandro e Zevi); NURSING UP 778; NURSIND 26; UGL 4. La partecipazione al voto è stata quasi bulgara, ha superato il 90%. “I lavoratori, dice Cristiani della CISL fp, nonostante i momenti di grande difficoltà che la sanità e la stessa pubblica amministrazione stanno attraversando, hanno dimostrato forte senso civico e di coesione alle politiche sindacali. Sindacato, che di recente è sottoposto a gravi attacchi mediatici e strumentali da parte dell’opinione pubblica e dal governo al solo fine di indebolire la rappresentanza e di conseguenza i diritti dei lavoratori. Nonostante ciò i lavoratori hanno compreso che solo attraverso un’azione unitaria e responsabile del sindacato, rappresentato principalmente dalle politiche della Cisl, si possono negoziare diritti e qualificata crescita professionale. Le profonde modifiche del sistema sanitario regionale adottate in questi anni dalla giunta regionale campana, hanno inciso profondamente, e non sempre positivamente, sulla qualità e quantità di prestazioni erogate al cittadino. Queste trasformazioni si sono tramutate in forti diminuzioni di posti letto in provincia di Caserta e mancato sviluppo delle cure domiciliari. E’ sotto gli occhi di tutti che gli operatori impegnati nell’area dell’emergenza-urgenza tutti i giorni sono alla ricerca vana di posti letto nelle strutture ospedaliere, quasi sempre senza esito. Pazienti che vengono tenuti per giorni in barella o trasferiti nelle aree più remote della Regione. Questo stato di cose deve finire, noi come Cisl poniamo al vertice delle nostre priorità l’incremento dei posti letto e lo sviluppo delle cure primarie. Solo attraverso una articolata azione di potenziamento di posti letto e di contestuale riorganizzazione delle cure territoriali e residenziali è possibile intercettare e filtrare la domanda di salute che ci perviene dai cittadini. In tale contesto la valorizzazione dei lavoratori pubblici della sanità riveste un ruolo importantissimo, i cambiamenti avvengono esclusivamente attraverso gli uomini e le donne impegnate nel promuovere la salute. Noi vogliamo che questi siano sempre più incentivati, motivati e valorizzati al fine di conseguire gli obiettivi di salute per tutti. E’ per questo che proponiamo i nostri eletti Cisl nelle RSU a rappresentare le istanze dei lavoratori ma anche quelle dei semplici cittadini utenti di questa Provincia. Cristiani conclude dicendo che gli avvenimenti incresciosi e di malaffare che si sono verificati negli ultimi mesi nelle due aziende sanitarie della provincia, non devono e non possono minare la fiducia nei tantissimi operatori onesti e laboriosi che si sobbarcano tutto il peso di una disorganizzazione generale che è poco attenta ai carichi di lavoro e alle dotazioni organiche ormai insufficienti a garantire assistenza. Questi saranno i principali obiettivi delle nuove RSU aziendali”.