Oltre due milioni di euro, in assegni e bonifici, sono stati versati da Silvio Berlusconi alle ragazze ospiti delle serate ad Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014. E’ quanto si evince dagli atti della procura di Milano relativi all’inchiesta ‘Ruby 3’ depositati al tribunale del Riesame.
Non sono documentate fonti di reddito ”delle indagate che non siano riconducibili in modo diretto e indiretto” a Silvio Berlusconi. E’ quanto sostiene la Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter a proposito degli accertamenti bancari disposti sui conti correnti di una ventina di ospiti ad Arcore e depositati al Riesame. Tra le beneficiarie del denaro non c’è però la giovane marocchina. Le ragazze tra assegni e bonifici, dal 2010 al 2014, hanno ricevuto circa 2 milioni e 150 mila euro. I Vescovi ribadiscono la linea. Dopo la presa di posizione di ieri di ‘Avvenire’ e del segretario della Cei, oggi è il presidente Angelo Bagnasco a scendere in campo per sottolineare che l’assoluzione di Berlusconi “non cancella il dato morale” della vicenda. Per un rientro in campo – sottolinea Bagnasco – “non bastano le decisioni personali, c’è un contesto con cui fare i conti”. Intanto l’ex premier sta lavorando per riprendere in mano le redini del partito e ieri ha avuto un faccia a faccia di due ore con Denis Verdini nel quale, però, sono rimaste le distanze tra i due dopo lo strappo del ‘Patto del Nazareno’.