A due giorni dal clamoroso “no”, i lavoratori della Ericsson di Marcianise (Caserta) sono tornati a pronunciarsi con un nuovo referendum, dall’ esito questa volta positivo, sull’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico nella notte tra il 9 ed il 10 marzo dall’azienda svedese ed i sindacati sulla cessione dello stabilimento alla multinazionale americana “Jabil”. I “sì” sono stati 271, contro 60 “no”, 10 schede bianche e 6 nulle. L’ 11 marzo i “no” all’intesa erano stati 182, ma nella giornata di ieri 280 lavoratori su un totale di oltre 400 addetti hanno firmato una petizione chiedendo la ripetizione della consultazione. “Il ripensamento sull’accordo – afferma Giovanni Sgambati, segretario regionale della Uilm – è un fatto positivo per Marcianise, adesso dobbiamo lavorare per superare i dissensi registrati dopo la firma dell’intesa”. L’intesa prevede che l’azienda non procederà a licenziamenti collettivi fino a marzo 2019 e che fino a marzo 2018, in media, ci sarà lavoro per 335 addetti grazie alle commesse che la Ericsson si è impegnata ad assicurare. Le perplessità dei lavoratori nascevano dal fatto che “Jabil” arriva da un periodo di profonda crisi produttiva con una procedura di mobilità aperta per 205 addetti. Per la stessa Ericsson è attiva una procedura per oltre 50 esuberi. La cessione dello stabilimento Ericsson di Marcianise alla “Jabil” diverrà operativa il 1 aprile.

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