Il Consiglio Comunale di Napoli, dopo un ampio dibattito e diverse sospensioni della seduta volte a concordare un documento condiviso tra maggioranza e opposizioni sul nuovo piano per Bagnoli e contro il commissariamento previsto dallo Sblocca Italia, ha approvato in serata la mozione proposta dalla maggioranza. Il consigliere Iannello ha chiesto di conoscere l’esito della riunione svoltasi durante la sospensione e l’assessore Piscopo ha informato dello svolgimento di diversi incontri per cercare la più ampia convergenza sulle linee guida di lavoro per l’Amministrazione che, a causa di posizioni differenti, non è stato possibile raggiungere. Il dibattito è ripreso con gli interventi di: Antonio Borriello che si è rammaricato dell’impossibilità di concordare un’azione paziente per riaffermare nei confronti del Governo la centralità delle azioni di governo locale in materia di urbanistica ed ha annunciato che, ritenendo sia prevalsa una posizione di scontro frontale, non avrebbe partecipato al voto; Santoro che ha motivato l’abbandono dei lavori da parte dei gruppi di Ncd, Fratelli d’Italia e Forza Italia con l’irrigidimento di parte della maggioranza su diversi aspetti, a fronte di una condivisione ampia dei contenuti della relazione dell’assessore Piscopo; Iannello per il quale il documento della maggioranza non rimarca con sufficiente forza il vero problema della vicenda di Bagnoli che non è tanto quello del commissariamento ma quello del soggetto attuatore che può derogare dalla normativa urbanistica, in dispregio della titolarità del Consiglio; Crocetta ha condiviso questa osservazione, ricordando anche le mancanze colpevoli che hanno portato alle situazioni attuali ed espresso il diniego ai contenuti del decreto, a partire dalle previsioni del commissario e del soggetto attuatore; Aniello Esposito che ha definito la seduta di oggi come una delle più brutte pagine scritte dalla politica cittadina, con l’elaborazione di un documento che non è stato capace di raccogliere il consenso di tutte le forze politiche e in particolare delle forze che sostengono il Governo nazionale; Lebro che ha espresso rammarico che non si sia trovato il consenso delle opposizioni su una posizione tesa a rivendicare le prerogative del Consiglio Comunale che esprime l’intera città; Rinaldi che ha criticato le opposizioni che hanno deciso di lasciare l’Aula compiendo un gesto grave nei confronti della città, e notando che il vero spartiacque all’interno del Consiglio è tra chi difende le prerogative del Consiglio e chi sostiene il commissariamento, posizione delle forze che sostengono il Governo Renzi; Varriale che, ribadita la centralità del tema Bagnoli che ha oggi assunto rilievo anche nazionale, ha espresso l’opinione che sarebbe stata opportuna una posizione dell’intero Consiglio per rappresentare anche nei confronti del Governo la condivisione delle linee guida su Bagnoli, mentre sono prevalsi atteggiamenti personalistici, per cui ha annunciato la propria astensione sulla mozione; Gennaro Esposito per il quale il decreto Sblocca Italia, più che semplificare le procedure, moltiplica i soggetti che devono intervenire ed ha preannunciato il voto favorevole al documento nel quale chiede che venga inserita una valutazione precauzionale delle cubature in riferimento all’estensione della “zona rossa”; Marino che ha ribadito la propria posizione contraria ad un confronto nel quale, da parte dell’opposizione, si cercava di arrivare ad una mediazione scritta in “politichese” che non avrebbe avuto alcun valore di atto oppositivo nei confronti del Governo; Coccia per la quale è importante condividere almeno con l’intera maggioranza la protesta contro l’articolo 33 del decreto Sblocca Italia, palesemente incostituzionale anche per la mancanza di un termine per i poteri commissariali; Luongo per il quale con la mozione si darà voce alla città che oggi ha voluto essere presente e per questo il gruppo di Idv voterà favorevolmente la mozione; Parisi che ha ricordato come nel passato i poteri commissariali siano sempre stati attribuiti ai sindaci e ha quindi rimarcato la scelta di rottura fatta col decreto Sblocca Italia contro il quale va presa una posizione forte che tenga al centro la riapertura di un confronto il più ampio possibile con la città; Grimaldi per ricordare le responsabilità delle precedenti maggioranze nel fallimento del progetto di recupero di Bagnoli e per ricordare la necessità di tutelare gli interessi dei cittadini residenti nell’area che più di tutti hanno sofferto le conseguenze degli errori compiuti; Russo per sottolineare l’inutilità di irrigidimenti improduttivi della maggioranza che non fanno bene alla città e per invitare a valutare le integrazioni presentate alla mozione di maggioranza, non condivisibile senza modifiche. Sono state quindi votate le tre mozioni presentate. Quelle a firma di Attanasio e Schiano, e quella a firma di Borriello e Russo, che proponevano delle integrazioni alla mozione sottoscritta dai partiti di maggioranza, sono state respinte nella parte integrativa della mozione di maggioranza che, invece, è stata approvata, a maggioranza, con l’astensione del consigliere Varriale e il voto contrario del consigliere Schiano. La mozione indica le linee guida cgenerali che devono ispirare la trasformazione di Bagnoli e che sono sostanzialmente quelle presentate dall’assessore Piscopo e impegna l’amministrazione a far valere nei confronti del Governo le prerogative del Consiglio sulle scelte urbanistiche per Bagnoli. L’Aula ha quindi approvato, sempre a maggioranza, un ordine del giorno (a firma di Grimaldi e Rinaldi) che impegna l’amministrazione a promuovere ogni iniziativa, anche giudiziale, per scongiurare il commissariamento. Prima della chiusura dei lavori, è intervenuto il Sindaco de Magistris per esprimere apprezzamento per il lavoro svolto e lo sforzo per arrivare ad un documento largamente condiviso. Napoli, ha detto, è stata la prima città ad opporsi allo Sblocca Italia e l’11 aprile i tanti Sindaci che hanno detto no al decreto si riuniranno proprio a Bagnoli. Anche se il commissario sarà Cantone, deve essere chiaro che Napoli è contro il commissariamento e l’Avvocatura ha già pronto il ricorso contro la nomina. Noi oggi, ha concluso, abbiamo richiamato con forza la questione del rispetto delle previsioni costituzionale e la città ha dimostrato di avere una maggioranza politica che ha tenuto. I commissariamenti sono l’epicentro della corruttela e dell’insinuazione delle mafie, mentre l’economia del Paese deve ripartire dai poteri ordinari e dai territori, attraverso i governi locali democraticamente eletti.

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