Contro lo ‘Spread’, inteso come ‘botto’, istituzioni, forze dell’ordine e studenti napoletani si uniscono nel dire ‘no’ ai fuochi d’artificio illegali. Si chiama come il differenziale sinonimo ormai della crisi economica, l’ultimo arrivato tra i botti di fine anno che a Napoli raccoglie l’eredita’ dei piu’ datati ‘bomba di Maradona’ e ‘razzo Bin Laden’: costa 50 euro e, una volta lanciato, forma uno zigzag con la sua scia luminosa, a richiamare probabilmente l’andamento delle borse nel 2011.
Bello da vedere ma illegale e pericoloso, e proprio su questi due pilastri si basa l’iniziativa ‘Fuochi di legalita” ideata dagli assessorati alla Scuola, alla Trasparenza e all’Ambiente del Comune di Napoli insieme al sindaco de Magistris, con la collaborazione di polizia, carabinieri e dell’Ospedale Cardarelli. Una campagna di sensibilizzazione che avra’ il suo apice nella settimana tra Natale e Capodanno, con manifesti e spot che non avranno testimonial di grido, ma che vedranno protagonisti gli studenti delle scuole medie e superiori della citta’, secondo il metodo educativo della ‘peer education’, l’educazione tra pari, come spiega all’Adnkronos l’assessore alla Scuola Annamaria Palmieri: “Un giovane che dice a un altro giovane di non usare fuochi viene ascoltato meglio, per questo abbiamo deciso di coinvolgere le scuole per diffondere quqesto messaggio positivo, ottenendo un insperato successo”. Tutte le scuole della citta’ sono state invitate a presentare video, manifesti, illustrazionie possibili spot creati dagli studenti napoletani per accompagnare la campagna istituzionale presentata dall’Amministrazione. “Senza vincoli – sottolinea Palmieri – perche’ meno se ne danno e piu’ si mette in moto la creativita’”. Sono tante le scuole che hanno partecipato, sperando di essere tra quelle che verranno scelte in occasione della presentazione ufficiale della campagna, prevista per il 22 dicembre: “Abbiamo promesso solo visibilita’, nessun premio se non quello di partecipare a un progetto di educazione della propria citta’, e nonostante l’assenza di premi le scuole hanno risposto molto bene con tanta allegria, sia le medie inferiori che quelle superiori”. C’e’ chi ha stampato manifesti, chi ha creato slogan, altri hanno inviato progetti in powerpoint o in dvd con tanto di copertina e presentazione: “La risposta ottenuta dall’iniziativa – racconta Palmieri – va nella direzione che siamo registrando con quella della citta’ ecologica: tanta entusiasmo, voglia di partecipazione”. Non e’ stato molto il tempo a disposizione delle scuole per realizzare gli elaborati: “Siamo stati avvertiti solo pochi giorni prima, ma per fortuna abbiamo dei ragazzi che sono abituati a fare queste cose”, spiega all’Adnkronos il dirigente scolastico dell’Istituto superiore ‘Alfonso Casanova’, Mascia Luciana. E per spargere la voce nel piu’ breve tempo possibile il professore e il tecnico grafico che li hanno aiutati nel portare a compimento il progetto hanno usato facebook: “Mi domandava come si poteva fare per reperire i ragazzi in cosi’ poco tempo, e cosi’ all’appello di facebook hanno risposto in tanti”. ”E’ stata una bella risposta da parte loro – spiega -, anche perche’ riguarda il corso che seguono ed e’ stato piacevole incentivare la professionalita’ dei docenti e l’entusiasmo dei ragazzi, che sono stati anche premiati ultimamente per un spot contro l’ubriachezza del sabato sera”. Il controllo dei depositi e dei punti vendita dei fuochi d’artificio e’ anche tra gli obiettivi principali del piano di sicurezza natalizio definito in Prefettura dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Andrea De Martino. Le operazioni, partite dal mese di ottobre con un piano di interventi a livello regionale coordinato dalla Prefettura, hanno gia’ prodotto i primi risultati: a Napoli sono stati controllati 31 opifici e 94 esercizi di minuta vendita di materiale pirotecnico, con l’avvio di 13 procedimenti amministrativi definiti con 3 provvedimenti di sospensione di licenza gia’ adottati. Nelle altre province sono stati complessivamente controllati 57 opifici e 78 esercizi commerciali. Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco intensifichera’ i servizi con aumento di squadre e autobotti per il pronto intervento, soprattutto nella notte dell’ultimo dell’anno.