“Sarebbero sette gli uffici postali destinati alla chiusura in provincia di Caserta: uno nel capoluogo, due a Sessa, e poi ancora a Vairano Patenora, Marzano Appio, Teano e Pontelatone; e nella Provincia di Napoli, tra gli altri, nei Comuni di Agerola e Seiano di Vico Equense”. Ne dà notizia la deputata Camilla Sgambato prima firmataria di una interrogazione parlamentare assieme ai colleghi Pd Massimiliano Manfredi, Valeria Valente e Anna Maria Carloni con cui si chiede al ministro dello sviluppo economico se “intenda intervenire al fine di aprire una concertazione tra la direzione di Poste italiane spa e le amministrazioni locali, garantendo il rispetto dei disposti stabiliti dall’Autorità per il garante delle comunicazioni”. Secondo quanto emerge dall’interrogazione, il piano di riorganizzazione previsto da Poste italiane spa, come dichiarato dall’AD Caio in Audizione in Parlamento, dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile nell’ambito dell’avviato processo di privatizzazione, e prevede a livello nazionale la chiusura di 455 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura in 608 uffici; nella regione Campania sembrano destinati alla chiusura, entro il 13 aprile, 21 uffici postali, di cui sette in provincia di Caserta, e altri 39 interessati dalla riduzione delle giornate di apertura. “Un piano così elaborato andrebbe però a contrastare fortemente – sottolinea la deputata – con la tradizione di vocazione sociale di Poste italiane e di diffusione dei servizi sul territorio e creerebbe invece solo disagi per i cittadini nelle zone meno ricche e per i residenti anziani. Per questo chiediamo che si apra un momento di confronto con le amministrazioni locali perché la razionalizzazione decisa da Poste Italiane non si traduca in meri tagli ai servizi”.