Ammonterebbe a 330mila euro la somma versata al sindaco sospeso di Orta d’Atella, Angelo Brancaccio, arrestato oggi dalla Polizia insieme all’ex sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri, e all’imprenditore Sergio Orsi. Soldi ricevuti dai fratelli Orsi (Michele fu ucciso dal clan dei Casalesi). La circostanza emerge dalle indagini eseguite dagli investigatori della Polizia di Stato di Aversa, coordinati dal dirigente Paolo Iodice. Il pagamento sarebbe avvenuto attraverso conti svizzeri. I soldi sarebbero stati pagati in relazione alla creazione, nel 2003, della società mista Gmc (Gricignano Multiservizi) che gestiva la raccolta dei rifiuti e altri servizi in alcuni comuni del Casertano. Ad incastrare, invece, l’ex sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri, sono le intercettazioni ambientali e telefoniche corroborate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali figura Paolo Di Grazia, ex referente del clan dei Casalesi nei comuni di Carinaro e Gricignano. Di Grazia è stato arrestato nel 2005 ed ha iniziato la collaborazione con la giustizia l’anno successivo. Da quanto emerge nell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura antimafia partenopea, Lettieri avrebbe stretto un accordo proprio con Di Grazia per la creazione della Gmc, al fine di avere una percentuale sulle tonnellate di rifiuti raccolti. Di Grazia riferisce di un incontro con Lettieri, in un garage. Successivamente, i contatti tra i due, sarebbero avvenuti solo attraverso Riccardo Di Grazia, fratello di Paolo. Alle indagini hanno dato un impulso importante anche le dichiarazioni rese dagli stessi imprenditori Michele e Sergio Orsi. Dopo la morte di Michele, il fratello Sergio interruppe la collaborazione. In seguito della vicenda ha riferito anche Miranda Diana, moglie di Michele, ucciso dal clan dei Casalesi il primo giugno del 2008. Lettieri e Brancaccio, attualmente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, assieme a Orsi, avrebbero avuto in cambio di appalti anche favori elettorali.
