”E’ ora di dire basta ai diplomifici!”. Per il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo lo spaccato descritto da un inchiesta di Repubblica sul boom delle scuole paritarie presenti nella provincia di Caserta ”rappresenta purtroppo una realta’ piuttosto inquietante che non investe solo quella provincia ma molte altre realta’ del nostro paese e non solo del Centro sud”.

Ricordando le tante inchieste di questi ultimi anni che hanno evidenziato ”la ripresa a tutto campo dell’attivita’ dei cosiddetti diplomifici”, Pantaleo osserva che si tratta di un fenomeno ”perverso caratterizzato dal malaffare, da irregolarita’, dallo sfruttamento di chi ci lavora, dall’evasione fiscale e contributiva spesso lasciato inspiegabilmente proliferare all’interno del nostro sistema nazionale di istruzione se non addirittura agevolato come avvenne ai tempi della Moratti”. ”Si tratta anche di un vero e proprio business dal giro d’affari notevole dalla rete fortemente ramificata che – evidenzia il leader della Flc – vede soprattutto nella secondaria superiore in occasione degli esami di maturita’ e di idoneita’ flussi migratori di candidati che si spostano da ogni parte d’Italia”. Da anni la Flc – ricorda Pantaleo – denuncia, ai vari livelli, ”l’inerzia di chi ha, istituzionalmente, il compito di vigilare su queste scuole paritarie” e ”la condizione di estrema precarieta’ e di ricatto che vive il personale docente e Ata in servizio in queste istituzioni spesso costretto al lavoro nero, sottopagato o addirittura al lavoro gratuito in cambio magari del punteggio necessario per accedere alla scuola statale”. Alla luce di tutto cio’ la Flc-Cgil ritiene ”necessario e urgente un intervento da parte di questo Governo teso a colpire veramente questi centri del malaffare sia sul piano dell’evasione fiscale, contrattuale e contributiva sia su quello del mancato rispetto delle regole imposte dalla legge di parita’ tranquillamente disattese”.

 

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