NAPOLI – «Il porto di Napoli è come l’aereo che si è schiantato sulle Alpi francesi. A bordo ci sono 90 passeggeri che sono i dipendenti dell’Autorità portuale e nella stiva ci sono i 6000 lavoratori del porto e le imprese portuali. Ha da tempo perso la rotta e non vorremmo scoprire dalla scatola nera che il pilota o il suo copilota soffrano di disturbi che nulla hanno a che vedere con la loro mission». A dirlo è Amedeo Laboccetta, vice coordinatore campano di Forza Italia. «Vi è un disagio sempre crescente tra i lavoratori della port authority e tra le imprese del settore che da troppo tempo si sentono abbandonate al loro destino. Ventiquattro mesi di commissariamento sono una follia. Karrer – aggiunge Laboccetta – ha senza dubbio fallito nella sulla mission, ha trovato un porto in una condizione poco felice ma lo lascia in una situazione certamente peggiore di come l’ha trovato. Nessun governo regionale aveva fatto in precedenza per il porto quello che ha fatto Caldoro ma Karrer ha contribuito a rallentare la spesa e gli investimenti e restituirà all’Europa 150 milioni di fondi non spesi. Un autentico delitto». «Il porto ha bisogno di un presidente subito – prosegue il vice coordinatore campano –. Renzi, che oggi ha l’interim, non indugi oltre a designare il senatore Villari alla presidenza dell’Autorita Portuale visto che già da tempo sono stati rimossi tutti gli ostacoli per la sua legittima designazione. Ogni diversa scelta porterebbe solo ad inutili e dispendiosi contenziosi sulle spalle dei lavoratori, delle imprese e dei cittadini campani. Karrer è responsabile di troppi sinistri rallentamenti sul piano regolatore portuale che bisognerebbe comprendere a chi veramente giovano. Possiamo dirlo noi: i rallentamenti di Karrer – conclude Laboccetta – giovano solo ai concessionari dei depositi petroliferi e di gas che da sempre avvelenano tutta l’area di Napoli est. E su cui anche de Magistris tace».