Il Gup del Tribunale di Napoli ha condannato a sette anni e mezzo di reclusione per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso Luigi Messuri, 44 anni, ritenuto esponente del clan “Ligato-Lubrano”, alleato del clan dei Casalesi, operante nel comune casertano di Pignataro Maggiore. Messuri fu fermato dai carabinieri della compagnia di Capua nell’agosto del 2014 su ordine del pm della Dda Antonio D’Amato assieme agli altri due elementi del clan Vincenzo Sellitto e Antonio Cuccari; in un primo momento Messuri riuscì a fuggire ma fu catturato nel quartiere napoletano di Bagnoli. A far scattare il provvedimento furono le denunce presentate da tre imprenditori che si erano rifiutati di pagare il pizzo richiesto dai tre estorsori. Sellitto e Cuccari sono stati già condannati il 27 febbraio scorso a sei e cinque anni e mezzo di carcere.