Lavoro nero e sfruttamento di clandestini in ambienti poco sani e sicuri. Lo hanno scoperto i carabinieri a Casandrino, denunciando il titolare di un opificio – un 37enne originario del Bangladesh per il confezionamento di abiti da donna. Su quattordici operanti sei – due donne italiane e quattro extracomunitari – non erano in regola. L’uomo è accusato di violazioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro nonché per l’impiego di manodopera clandestina. La sua attività è stata sospesa.