“Un recente equivoco sulle attività di caratterizzazione in corso nella zona Lo Uttaro e sulla programmazione delle prossime analisi da svolgere nell’area, evidentemente frutto della complessità tecnico-scientifica dell’intera questione, necessita di un chiarimento, che ho espresso anche in sede di un’intervista rilasciata a Rai 3 che si era occupata del tema già nella giornata di ieri”. Lo dichiara in una nota il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio. “Le analisi – aggiunge – per individuare eventuali elementi radioattivi e pericolosi nella falda acquifera (ad oggi mai riscontrati) inizieranno, come da programma definito con l’Arpac e con il ministero dell’Ambiente qui a Caserta rappresentato dalla Sogesid, subito dopo Pasqua. Ho ribadito alla Rai, ancora una volta, che è vigente il divieto di utilizzo dell’acqua dei pozzi per uso agricolo in zona Lo Uttaro, che il Comune ha istituito da anni e che la mia Amministrazione ha confermato e approfondito. Siamo chiaramente preoccupati, ma siamo anche tra i pochissimi Comuni in Campania che effettuano da anni accertamenti, ora confluiti nell’ampia attività di caratterizzazione finalizzata a verificare i livelli di inquinamento e consentirci di conoscere le conseguenze sulla salute dei cittadini. L’attenzione per mettere fine ai disastri ambientali del passato è altissima. Entro la metà di aprile, come periodicamente avvenuto negli anni e mesi scorsi, incontreremo tutte le associazioni ambientaliste, l’Arpac e l’Asl per relazionare sulle attività in questione e sulle indagini relative alla qualità dell’aria in città. Voglio ancora ricordare a tutti le nostre continue richieste al Governo perché si realizzino qui le bonifiche, che necessitano di risorse di cui il territorio non dispone. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo e al Parlamento – senza ricevere alcuna risposta – che fosse istituita, a favore di queste necessità, un’Iva sui beni di lusso. Avrebbe potuto, il Governo, utilizzare il bonus di 80 euro destinato a 10 milioni di persone, per risarcire Caserta e la Campania dei danni procurati dagli scempi consentiti in passato. Sarebbe stata un’azione utile e giusta, meno demagogica del predetto bonus”.

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