Confermato, dalla Cassazione, il ripristino della custodia cautelare in carcere nei confronti di un detenuto, Tommaso P. (di 54 anni) al quale erano stati concessi gli arresti domiciliari dopo aver subito una operazione di trapianto del cuore.
Senza successo l’uomo ha sostenuto che il rientro in carcere costituiva, nelle sue condizioni, ”una violazione del precetto costituzionale sulla tutela della salute” ragione per la quale Tommaso P. ha fatto anche ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Inutile anche far presente, da parte della difesa del detenuto, che il reato commesso non era grave e ormai era passato tanto tempo dalla sua commissione. Con la sentenza 47053, i supremi giudici rilevano che alla data dello scorso 31 gennaio le condizioni di salute di Tommaso P., a un anno dall’operazione, si erano stabilizzate e non necessitavano piu’ di un controllo serrato e periodico come risulta da una perizia. Pertanto e’ stata convalidata la decisione del Tribunale della liberta’ di Napoli che lo scorso febbraio aveva dato il via libera al trasferimento del detenuto dai domiciliari ad un ”idoneo centro carcerario”.