AVERSA – “Il Coordinamento può approvare una motivata mozione di sfiducia nei confronti del Coordinatore con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti. In tal caso, entro e non oltre trenta giorni, il Segretario provinciale procederà alla convocazione dell’Assemblea del Circolo per l’elezione del Coordinamento e del Coordinatore”.

E’ questo l’articolo dello Statuto del Partito Democratico della Campania a cui, in questi giorni, hanno fatto riferimento i fedelissimi di Nicola Caputo per dare un fondamento al documento con cui hanno deciso di sfiduciare il segretario cittadino del Partito Democratico Mariano d’Amore, accusato di immobilismo in vista delle prossime elezioni amministrative. Una sfiducia arrivata, paradossalmente, a pochi giorni dalla firma di un accordo con Idv e Sel per la nascita di un centrosinistra forte e coeso in grado di strappare la guida della città al centrodestra. Già all’indomani del congresso cittadino Mariano D’Amore aveva accettato, nonostante la sconfitta al congresso, di continuare ad essere segretario e quindi di guidare il partito da segretario di minoranza. D’Amore negli ultimi mesi ha dovuto mettere da parte le sue ambizioni di guidare la coalizione di centrosinistra da candidato sindaco. Nessun tavolo, nessun partito ha supportato la sua volontà di candidarsi. Ma oggi, le rotture di D’Amore passano in secondo piano, perché Caputo ha deciso di riprendersi la gestione del partito, supportato anche dal segretario provinciale Dario Abbate che, nella serata di lunedì, ha incontrato il coordinamento aversano per prendere atto dello scontro tra le due anime del circolo. Difficile a questo punto capire dove andrà il Pd aversano. Un partito, in questo momento, diviso tra la possibilità di allearsi con il Terzo Polo e i richiami del movimento Aversa Bene Comune dell’ex sindaco Lello Ferrara. Caputo, ricordiamo, è arrivato al Pd proprio dall’Udc e, secondo ben informati, guarderebbe con grande interesse al Terzo Polo. Nella città normanna, però, non sembra ipotizzabile una “grande coalizione” per affossare il centrodestra. Il Pd al momento è in balia delle onde e chissà se il segretario Abbate interverrà direttamente per ristabilire la rotta.

Angelo Golia

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