E’ iniziato ed è stato subito rinviato, al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino e altre 11 persone tra cui i fratelli Antonio e Giovanni (entrambi ai domiciliari) e l’ex prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, dal 2008 al 2013 deputata del Pdl, imputati per i reati di estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante di aver agito per agevolare il clan camorristico dei Casalesi in relazione alla gestione degli impianti di carburanti di proprietà della famiglia dell’ex sottosegretario. L’udienza, tenuta davanti al collegio della prima sezione penale presieduto da Giampaolo Guglielmo, è stata rinviata al prossimo 21 maggio per un difetto di notifica all’ex sindaco di Villa di Briano Raffaele Zippo, persone offesa assieme all’imprenditore Luigi Gallo che oggi era presente in aula insieme con i responsabili dell’associazione Antonino Caponnetto, il cui legale rappresentante Gerardo Tommasone ha depositato atto di costituzione di parte civile. Presenti in aula alcuni imputati, tra cui Antonio Cosentino, mentre Nicola, detenuto a Terni, e Giovanni, hanno rinunciato a partecipare all’udienza. Il presidente del collegio ha poi reso noto di aver presentato il 4 e 26 marzo scorso due istanze al presidente del tribunale affinché riesamini l’assegnazione del processo. “Siamo già gravati da numerosi processi con oltre 10 imputati – ha spiegato Guglielmo – e secondo i criteri di assegnazione dei procedimenti questo processo sarebbe dovuto andare ai collegi della seconda sezione. Alle nostre richieste non è stata data risposta per cui rinnovo oggi l’istanza”. Il sostituto della Dda di Napoli Sandro D’Alessio ha quindi sollecitato una risposta da parte della dirigenza del Palazzo di giustizia “trattandosi di problemi attinenti all’organizzazione interna”.