Agitazione tra gli ambulanti del mercato dell’antiquariato e dell’usato di Nola. I commercianti, appena sei mesi fa erano stati spostati da Piazza d’Armi, enorme area a ridosso del campo sportivo, all’ex macello di Nola, con tanto di inaugurazione e taglio del nastro. “Già questo spostamento ci ha creato non pochi problemi – dicono gli ambulanti – a Piazza d’Armi si guadagnava di più, c’era più spazio, la gente veniva più volentieri; ora addirittura vogliono chiudere anche qui, dopo appena sei mesi”. Il mercato è gestito da un associazione che riunisce una centinaio di ambulanti, di cui Ciro Quinto è il presidente. “ Nell’ex macello – sostiene Quinto –  ho investito in questi pochi mesi 15.000 euro per rendere, almeno in parte, l’area più vivibile; mi avevano detto che mi sarebbero stati scalati dalle mensilità, perché noi ogni mese al Comune diamo 3.000 euro. Invece niente, i soldi non si sono visti ed ora ci hanno cacciato anche da lì”. Una vicenda complessa nella quale, secondo gli ambulanti, potrebbero esserci diversi interessi in ballo, forse anche legati alle prossime regionali. Le motivazioni della chiusura pare siano legate a motivi di agibilità e alle condizioni igienico-sanitarie dell’area. Nella mattinata di venerdì il Sindaco si è impegnato a fare un sopralluogo per verificare se vi siano reali condizioni che pregiudicano lo svolgersi delle attività di mercato. Questo mercato – ci dice uno degli ambulanti – per noi è sopravvivenza, siamo persone in difficoltà, che hanno perso il lavoro, avevamo attività commerciali, eravamo operai; questo mercato è tutto quello che ci resta e non siamo disposti a fare neanche un passo indietro; si tratta di noi e delle nostre famiglie”.

 

Luca Leva

Giulia Ambrosio

 

 

 

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