“Casa Miranda tornerà ad essere uno studentato. La Regione restituirà alla cittadinanza e alle università napoletane un bene prezioso, oggi abbandonato ed in disuso, che vogliamo diventi il simbolo del riscatto, sociale ed ambientale, di una parte importante del centro storico partenopeo. Sono pronti 30 milioni di euro di fondi strutturali per il recupero e la valorizzazione dell’edificio”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e al Patrimonio della Regione Campania, Ermanno Russo, a margine della sottoscrizione, avvenuta questa mattina, del protocollo d’intesa tra Palazzo Santa Lucia e IACP che sancisce le tappe, in tre lotti di lavori, del risanamento della struttura di Santa Maria degli Angeli alle Croci, individuando anche ruoli e compiti per la futura gestione dello Studentato. “La Regione mette a disposizione subito 4,8 milioni di euro, a valere sulla programmazione europea in corso, per far sì che vengano immediatamente eseguiti i saggi geognostici e i rilievi strutturali e architettonici funzionali alla messa in sicurezza del bene. Seguiranno interventi di risistemazione delle terrazze di copertura, lavori di impiantistica per la canalizzazione delle acque meteoriche e nere, il rispristino del sistema fognario e la sistemazione della viabilità di accesso all’edificio. Tutto questo sarà realizzato entro la fine del 2015”, ha evidenziato l’assessore. Gli altri due lotti, uno da 15.2 milioni di euro ed uno da 10 milioni di euro, saranno finanziati con la nuova programmazione 2014/2020. Il secondo lotto, in particolare, consentirà di realizzare gli alloggi (sono previste circa 150 unità), di rifunzionalizzare gli spazi interni, di risistemare il cortile e realizzare un sistema infrastrutturale innovativo, studiato e progettato dal Dipartimento di Architettura della Università “Federico II”, che prevede un meccanismo di risalita a valle da via Veterinaria e il collegamento a monte con la salita del Moiariello. Il terzo lotto, infine, servirà ai lavori di impiantistica idraulica, elettrica, per il riscaldamento, il gas e gli ascensori, oltre che ad assicurare le finiture architettoniche e gli arredi. “Contiamo di concludere i lavori entro tre anni. Del resto, il fatto che si impieghino fondi europei per realizzare l’intervento rappresenta un’ulteriore garanzia per i cittadini e gli studenti, dal momento se non si rispettano le scadenze questi fondi si perdono. Desidero ringraziare la Regione, dal presidente Stefano Caldoro all’assessore Ermanno Russo, per la sensibilità che hanno dimostrato verso una realtà, quella degli studenti fuori sede da un lato e del recupero architettonico e funzionale di immobili situati in aree a rischio dall’altro, che oggi ci consente di recuperare un bene della collettività, realizzato proprio dall’Istituto Case Popolari di Napoli, in collaborazione con l’Università Federico II, nell’ormai lontano 1935. L’Iacp di Napoli farà al meglio la sua parte ed investirà in questo progetto, ambizioso ma immediatamente cantierabile, due milioni di euro”, ha aggiunto il commissario straordinario dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli, Carlo Lamura.

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