Non servivano le doti divinatorie di Nostradamus per capire al volo le intenzioni di Mimì Zinzi. Noi di Campania Notizie lo abbiamo scritto in tempo reale: la convocazione dell’assemblea del Consorzio Idrico Terra di Lavoro per il 30 aprile è l’ennesima carta (sporca) che il presidente della Provincia (ancora per poco) gioca per spingere in ogni modo e a tutti i costi il figlio Gianpiero nel parlamentino campano. Zinzi jn è candidato alle regionali nella lista di Forza Italia. E il papà (i figli so’ piezz’ ‘e core) sta facendo di tutto per spianargli la strada. Ma stavolta il presidente della Provincia l’ha fatta talmente grossa da scatenare la “violenta” (e legittima) reazione di Carmine Antropoli, responsabile organizzativo provinciale di Forza Italia Caserta e sindaco di Capua. Che usa parole al veleno. Anche peggio. “La storia della convocazione dell’assemblea del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro” a ridosso delle elezioni provinciali è assurda e ai limiti della decenza politica e istituzionale, perché arriva, a mo’ di colpo di coda, alla fine del mandato amministrativo di un Presidente della Provincia che non si rassegna al fatto che deve andare a casa”. Antropoli usa il bazooka per demolire e svelare il piano, neanche tanto segreto di Zinzi senior. “Ci troviamo di fronte ad un disegno ben orchestrato dalla Provincia e dal suo dominus che fa convocare l’assemblea dei Sindaci dell’Idrico dal suo delegato che presiede il consesso, che fa presentare dal suo assessore provinciale di fiducia il ricorso al Tar contro l’indizione delle elezioni per far slittare il rinnovo dell’Amministrazione Provinciale a dopo le elezioni regionali dove è candidato il figliolo, insomma siamo al limite di un chiaro caso psicologico. Ecco perché mi chiedo cosa ci sia di così importante in termini di interessi e di mire sulla provincia da voler per forza rinviare le elezioni?”. Per evitare il blitz di Zinzi, Antropoli rivolge un invito “a tutti i Partiti di centrodestra e di centrosinistra e a tutti i Sindaci dei comuni consorziati a disertare l’assemblea del prossimo 30 aprile, se non interverrà prima il rinvio che chiediamo sin da subito”. Insomma, quando si tratta di affari di famiglia, Mimì Zinzi perde il pelo, ma non il vizio.
Mario De Michele